Alghero, torna “Tutti nello stesso piatto” con il documentario “Eldorado”

Giovedì 21 dicembre la proiezione del film del regista svizzero Markus Imhoof che indaga la politica europea sui rifugiati

Operazione Mare Nostrum, salvataggio di naufraghi a bordo di un barcone da parte della fregata FREMM Bergamini della Marina Militare. ? Massimo Sestini

Operazione Mare Nostrum, salvataggio di naufraghi a bordo di un barcone da parte della fregata FREMM Bergamini della Marina Militare. ? Massimo Sestini

Si rinnova la collaborazione tra la Cooperativa Maia, Altromercato e la Società Umanitaria di Alghero, nel segno del cinema.

Farà nuovamente tappa ad Alghero “Tutti nello stesso piatto – Festival Internazionale di cinema cibo e videodiversità”. L’appuntamento è per giovedì 21 dicembre, nel complesso Lo Quarter, a partire dalle 19:00 con la proiezione di un film nella Sala Conferenze, a cui seguirà un momento conviviale nella Mediateca della Società Umanitaria, al piano terra.

Il film in programma è il documentario “Eldorado” del regista svizzero Markus Imhoof, passato nelle sale italiane nel 2019.

Imhoof, dopo il film “The boat is full”, che nel 1981 vinse l’Orso d’Argento a Berlino e fu candidato all’Oscar per il miglior film straniero, torna ad occuparsi del tema dei migranti e delle politiche internazionali che se ne dovrebbero occupare, e lo fa con uno sguardo fresco e personale.

Lo spunto narrativo è un ricordo di bambino: durante la Seconda guerra mondiale la famiglia di Imhoof (classe 1941) accolse una rifugiata italiana di otto anni, Giovanna. Ma le leggi internazionali separarono i due bambini e spezzarono la loro amicizia: la Svizzera accettava solo immigrati con un lavoro e non bambini stranieri, così Giovanna fu costretta a tornare a Milano, dove morì di stenti a soli 13 anni.

Questo ricordo doloroso ha spinto il regista a partire per l’Italia e indagare l’attuale politica europea sui rifugiati, scoprendo una realtà terribile. Il film alterna il racconto di Markus e Giovanna in Svizzera durante la Seconda guerra mondiale con quello dell’odissea dei migranti di oggi provenienti dall’Africa e dal Medioriente. Le somiglianze sono impressionanti.

L’ingresso è gratuito.

Exit mobile version