Dopo la pausa estiva riprendono a Cagliari le attività della Galleria Siotto, lo spazio dedicato alle mostre della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” di via dei Genovesi 114. Sino alla fine dell’anno sono in programma cinque esposizioni di cinque diversi artisti che con l’uso di tecniche diverse (dall’acquerello alla pittura ad olio, sino alla fotografia) accompagneranno in viaggi che esploreranno la memoria delle ultime generazioni, indagheranno tra i risvolti della condizione carceraria, faranno incursioni nel lavoro nelle miniere del Sulcis del secolo scorso e nelle spiagge isolane per un racconto sull’impatto del turismo nelle coste sarde.
Ancora: a ottobre all’interno del convegno “Narrazione e cura. Storie, luoghi e immaginari della liberazione dal manicomio”, organizzato dal Dipartimento di Lettere, lingue e beni culturali dell’Università di Cagliari, oltre a una mostra ad hoc è in programma anche un workshop.
Si parte giovedì 18 settembre alle 19 con l’inaugurazione della mostra dell’illustratore e artista cagliaritano Gianluca Marras, in arte Marjani, intitolata “Le Fleur”. Curata da Chiara Manca, l’esposizione propone una quarantina di disegni a matita su carta in cui, attraverso un segno volutamente aspro e duro, Marras va alla ricerca delle origini. Scrive la curatrice: “Il paese, la città e la metropoli, luoghi conosciuti, vissuti o solo visitati, diventano tappe fisiche di un percorso interiore doloroso e tenero, sovrastante o leggerissimo, nel quale è probabile perdersi, ma solo per ritrovarsi”. Sino al 5 ottobre.
La programmazione della Galleria prosegue sabato 4 ottobre con il workshop “Altrove” curato da Laura Federici, artista e architetta con un solido bagaglio di esposizioni nella capitale capitolina. Si tratta di un laboratorio aperto a tutti, dove si verrà invitati a costruire un’immagine personale e immaginaria di sé. I frutti di questa esperienza saranno esposti nella mostra “Ombre attese”, curata dalla stessa Federici e da Alice Deledda, che sarà inaugurata lunedì 6 ottobre alle 18. Si tratta di un percorso che, attraverso una tecnica mista e multimediale, racconta il percorso laboratoriale ed espone anche alcuni lavori dell’artista e dei detenuti del carcere di Regina Coeli in cui lo sguardo supera la materia spessa dell’intonaco e si fonde con l’ombra del sole lasciando comparire le immagini nascoste oltre le pareti. La mostra e il laboratorio rientrano nel convegno organizzato dall’Università di Cagliari.
Il 30 ottobre ecco anche l’esposizione di Marta Fontana dal titolo “Pietra di luna”, in cui l’artista originaria di Padova ma da anni residente a Carloforte, si ispira alla galena (galanza nel dialetto tabarkino), minerale di piombo e argento qui resto attraverso carta in fogli di puro cotone trattata con scaglia alabastrina e retro in cartapesta, velature di acquerello con pigmenti naturali di origine vegetale o minerale, carboncino, carbone fossile, grafite, frammenti di galena dell’area mineraria del sud ovest Sardegna per ricordare la storia di una specifica categoria di lavoratori del mare, i galanzieri, che estraevano il minerale in condizioni di pericolo spesso estremo e senza alcuna tutela. Curata da Alessandra Menesini questa esposizione sarà visitabile sino al 9 novembre.
Dal 13 al 30 novembre la Galleria ospita “Ophidia”, la prima personale dell’artista nuorese Emanuele Cocco. Si tratta di opere ad olio e illustrazioni su carta realizzate tra 2021 e il 2025 dove, oscuri e subdoli, dei serpenti attraversano ossessivamente gli spazi, invadendo la mente dello spettatore come una minaccia incombente, ma anche come rivelatori di una forza salvifica.
A chiudere questo 2025 ricco di proposte tra artisti affermati e altri emergenti, sarà “Cosa rimane quando il mare si muove”, mostra fotografica di Gaetano Crivaro a cura dell’associazione L’ambulante. Scattate nel corso di quattro anni, le fotografie in esposizione nascono ai margini della lavorazione del film omonimo, che racconta l’impatto del turismo sulle coste della Sardegna, indagando le trasformazioni del paesaggio in relazione alla sua crescente vocazione turistica. Sino al 21 dicembre.
Tutte le esposizioni saranno visitabili dal giovedì alla domenica dalle 18 alle 20 a eccezione di “Le Fleur” visitabile negli stessi giorni ma dalle 19 alle 21. Per informazioni inviare una e-mail all’indirizzo [email protected].
































