Bibbiana Cau racconta la forza femminile in “La levatrice”, tra cura e ingiustizia sociale

Ambientato nella Sardegna del 1917, il libro d’esordio dell’ostetrica sarda racconta la storia di Mallena e Angelica, due donne divise dal ruolo ma unite dalla lotta per il riconoscimento e la libertà. Presentazioni ad Alghero e Sassari il 19 e 20 giugno

Bibbiana Cau. 📷 Giuseppe Ungari

Bibbiana Cau. 📷 Giuseppe Ungari

È ambientato in un angolo di Sardegna scosso dal primo conflitto mondiale “La levatrice”, romanzo d’esordio di Bibbiana Cau, pubblicato da Casa Editrice Nord. Protagonista del racconto è Mallena, llevadora empirica in un piccolo paese chiamato Norolani, che esercita la sua arte basandosi su conoscenze tramandate e su un legame diretto con le donne del territorio. Al centro della narrazione c’è la sua lotta per ottenere il riconoscimento di un lavoro fondamentale e per garantire cure al marito Jubanne, rientrato dalla guerra segnato nel corpo e nello spirito.

Mallena non è originaria di Norolani: arrivata lì sedici anni prima insieme a Jubanne, che l’ha sposata per sottrarla a un destino oppressivo, ha conquistato nel tempo la fiducia della comunità. Assiste tutte le partorienti, senza pretendere compensi, diventando un punto di riferimento. Ma il ritorno di Jubanne dal fronte sconvolge gli equilibri familiari ed economici. Mallena si rivolge allora al Consiglio comunale per ottenere un riconoscimento economico del suo lavoro, ma la richiesta viene respinta. Poco dopo, in applicazione di un decreto regio, viene nominata al suo posto un’ostetrica diplomata.

È Angelica Ferrari, giovane arrivata dal continente, che ha dovuto sfidare il volere paterno e le regole sociali per costruirsi una carriera autonoma. Tuttavia, il suo arrivo nel paese non è accolto con favore: le donne locali la guardano con sospetto e diffidenza. Invece che rivali, Mallena e Angelica si ritrovano ad affrontare ostacoli simili, entrambe vittime di una società che fatica a riconoscere valore e autodeterminazione femminile. Sarà proprio la comunità a prendere posizione, in un momento cruciale, per chiedere giustizia nei confronti di chi ha sempre operato nel silenzio e con dedizione.

Bibbiana Cau, ostetrica sarda, ha scritto il romanzo intrecciando le sue esperienze personali con un lungo percorso di formazione in ambito narrativo e sociale. “La levatrice” verrà presentato giovedì 19 giugno alle 19 nello spazio all’aperto della Libreria Cyrano di Alghero, in dialogo con Raffaele Sari. Venerdì 20 giugno l’autrice sarà invece a Sassari, ospite del festival Éntula promosso da Lìberos: l’incontro si terrà alle 18:30 nella sala conferenze di Bibanca, in viale Mancini 2, l’autrice dialogherà con Lorena Piras.

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