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Arte, musica e letteratura: sulle trame di Maria Lai torna ad Ulassai “un filo bianco”

Dal 16 luglio la terza edizione del festival, declinato quest’anno sul tema “Dom[i]na”: domina, domna, donna. Tra gli ospiti Gianna Fratta, Carolina Vinci, Bachisio Bandinu, Anna Tifu e Romeo Scaccia, Matteo Porru, Luigi Lai e Simonetta Selloni

di Redazione
16 Giugno 2023
in Eventi, Sardegna
🕓 4 MINUTI DI LETTURA
72 6
"un filo bianco" 2023 Ulassai
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“un filo bianco: arte musica e letteratura sulle trame di Maria Lai”: nel decimo anniversario della morte di Maria Lai giunge alla terza edizione il festival che prende le mosse dall’opera dell’artista ulassese il cui respiro è internazionale. Quest’anno, la parrocchia Sant’Antioco Martire in Ulassai col il patrocinio della Fondazione di Sardegna, del Comune di Ulassai, della Stazione dell’Arte e della Diocesi di Lanusei e con il supporto di Archivio e Fondazione Maria Lai, propone una serie di eventi la cui tematica è tratta dal pannello dell’opera della Lai raffigurante l’incontro del Cristo con la Madre: un incontro denso di significato in cui emerge appieno la complementarietà del maschile e del femminile in un quadro profondamente umano e carico di emozioni. “Dom[i]na” è quindi il tema per quest’anno: domina, domna, donna. Il femminile si impone già nel nome “donna”, che racchiude nella sua etimologia un senso di signorilità di cui il corrispettivo maschile, “uomo”, non gode.  

“Maria Lai non amava essere definita artista donna. Ed aveva ottime ragioni, in un’epoca in cui essere definite tali era un modo per dire artista di second’ordine. Eppure, nell’arte della Lai, c’è una femminilità prepotente, sia nella morbidità dei tratti che nella molteplicità delle tecniche, spesso, nella cultura sarda, esclusivo appannaggio del mondo femminile: tra tante, la panificazione e la tessitura. Proprio su di un’opera di quest’ultimo genere prende le mosse il festival, che non vuole essere spettacolo o appuntamento fine a sé stesso, ma si propone quale luogo d’incontro e di dialogo, di interazione, luogo ove tessere relazioni capaci di andare oltre il singolo evento. Ospiti, artisti, relatori, volontari, pubblico: tutti hanno l’opportunità di trovare in questo appuntamento un luogo di crescita, andando oltre i propri mondi, diventando tessitori, trama ed ordito di nuove esperienze. Così vogliamo rendere onore all’eredità lasciataci dall’artista, nel decimo anniversario della sua morte, lasciandoci ancora una volta provocare dal potere suggestivo dell’arte, della sua arte” scrive don Roberto Corongiu, parroco di Ulassai.

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Primo appuntamento per lunedì 16 luglio, con l’arte di Peppino Bande e Roberto Tangianu, nomi noti nel panorama della musica etnica isolana, che presteranno la propria arte ai passi ed alle evoluzioni della ginnasta Michela Ambu, in un’inedita formazione che nasce proprio in seno al festival e che già dal titolo, “Feeling good”, racconta del felice connubio tra strumenti e sonorità tradizionali con la musica contemporanea.

Il giorno successivo, 17 luglio, l’appuntamento in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari ed il M° Angelo Castaldo, con il Coro Polifonico del Conservatorio guidato dal M° Mauro Bacherini, ed il Coro femminile Melàbrina di Illorai diretto dal M° Barbara Cossu: donne che prestano la propria voce in “Monna Musica”, rassegna corale classica e contemporanea.

Il 18 luglio saranno le studentesse del Liceo Classico Mameli dell’IIS Leonardo da Vinci di Lanusei, che accompagnate da Barbara Tavera e col commento di Carla Cossu, daranno voce ai suggestivi passi danteschi sulle donne nella Divina Commedia. La rappresentazione, dal titolo “Ne li occhi porta la mia donna Amore”, avrà come sfondo le opere ceramiche sull’opera del poeta toscano plasmate da Efisio Mario Monni, mentre le ragazze vestiranno abiti realizzati dalla Silvia Blumenthal Couture e gioielli di Mario Mereu de Sa Naccara.

Appuntamento con la musica per il 19 luglio, con il candlelight concert sul suggestivo sfondo dell’arco in pietra di Barigau. Moreno Pisano, Angelica Perra, Gianluca Pischedda e Massimo Satta propongono l’inedito “Parole di pietra”, proposta narrativa e musicale composta appositamente per il festival e per rendere omaggio all’artista ed al suo retaggio.

Nuovi protagonisti e nuove sonorità per il 20 luglio, con il Maestro Luigi Lai, recentemente onorato della laurea honoris causa presso l’Università di Bologna, che accompagnato da Mauro Mibelli, Paolo Brandano, Antonio Meloni e dalla voce di Nicole Ruzittu, ci guiderà in un viaggio tra le sonorità mediterranee e celtiche in “Anaid: i suoni del vento e del mare”.

Il 21 luglio, “Elianora”, in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Dessì, la figura di Eleonora d’Arborea sarà ispirazione per una riflessione sul femminile nel mondo dell’arte, della musica e del cinema con Gianna Fratta, Carolina Vinci e Micol Forti, in dialogo con Matteo Porru ed accompagnate dalle corde di Mauro Mibelli.

Sabato 22 torna Bachisio Bandinu con “Femina”, attenta analisi del femminile in Sardegna ed oltremare, nelle sue radici storiche ed evoluzioni contemporanee. Con Bandinu, il vescovo Antonello Mura in dialogo con il semiologo Franciscu Sedda e Paolo Lusci, moderati da Paola Pilia ed accompagnati dai talenti della Scuola Civica di Musica per l’Ogliastra.

Domenica 23, in collaborazione col festival foghesino SettesereSettepiazzeSettelibri, Francesca Lai guiderà il dialogo tra Giacomo Mameli, Simonetta Selloni e Mauro Pusceddu, autore del romanzo “Eroina”, titolo che racchiude un felice gioco tra protagonisti e tematiche.

A chiusura dell’evento, dopo il successo dell’edizione passata, la musica è nuovamente protagonista con la stella del violino Anna Tifu e il pianista Romeo Scaccia con un repertorio rinnovato e sempre espressione di capacità e risorse isolane ma che hanno una risonanza internazionale.

Le serate verranno trasmesse in streaming sulle pagine social del festival, ed ogni dettaglio è reperibile sul sito unfilobianco.it. Contatti: parrocchiaulassai@gmail.com – 3402434890

Tags: libriMaria LaimusicaUlassai
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  • 🌊 Immaginate di camminare tra una fitta vegetazione mediterranea, accarezzati dalla brezza marina e con il mare verde smeraldo di fronte a voi. Benvenuti a Cala Dragunara, una delle gemme nascoste dell
  • 🌀 Sardegna, terra di misteri e tradizioni.

A Mamoiada, nel cuore della Barbagia di Ollolai, si trova una pietra che cela un affascinante enigma: Sa Perda Pintà, la pietra decorata.

Alta quasi 3 metri e con uno spessore di mezzo metro circa, la lastra granitica è costellata da una serie di decorazioni concentriche, lineari e a coppella.

Le sue origini risalgono al Neolitico recente, quando forse faceva da guardiana ad un’area atta al compimento di riti sacri.

Il significato delle misteriose incisioni è ancora sconosciuto, ma si ipotizza che siano legate a culti della fertilità, del ciclo vita e morte o alla Dea Madre.

Sa Perda Pintà è un simbolo affascinante e misterioso, che ci riporta alle origini della Sardegna.

Clicca sul link in bio per leggere l’articolo di @medinolasss 

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  • Esplorando il complesso di Seruci a #Gonnesa, un monumento straordinario che ci svela la grandezza della civiltà nuragica. Questo sito di sei ettari racchiude un nuraghe complesso, un villaggio di capanne e persino una tomba di Giganti.

Il mastio centrale, con un diametro di 60 metri, ci trasporta indietro nel tempo fino al Bronzo recente, con le sue tre celle sovrapposte. Le torri circostanti, alcune ancora in buono stato, celano segreti millenari. 

All’interno delle celle, puoi ammirare pavimenti forse rivestiti di sughero e toccare la pietra totemica di fondazione. Uscendo verso nord, troverai una vasca per abluzioni e uno spettacolare teatro gradonato. 

Questo luogo, risalente al Bronzo finale, è uno dei più grandi “quartieri” nuragici in Sardegna, con oltre cento capanne circolari. Il villaggio si sviluppa su pendici circostanti, ed è stato un centro di ritrovo e di scambio commerciale. 

Non lontano, una tomba di Giganti testimonia il servizio funerario della comunità. 

Dalla collina circostante, ammirerai il panorama e noterai altri insediamenti nuragici coevi, collegando così Seruci a una storia millenaria. 

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  • La Festa del Redentore, uno tra i più significativi e seguiti appuntamenti dell’estate di #Nuoro.

La ricorrenza viene celebrata, con cadenza annuale, per ricordare la collocazione, avvenuta nel 1901, della statua bronzea del Cristo Redentore sulla cima del Monte Ortobene e la conseguente benedizione di quest’ultimo.

Connubio perfetto tra cerimonia religiosa e manifestazione civile, essa rappresenta una delle festività maggiormente radicate nella Sardegna centrale e rappresenta, assieme alla Festa di Sant’Efisio a Cagliari e alla Cavalcata Sarda sassarese, uno dei più grandi raduni folkloristici dell’isola.

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  • 💛❤ Alghero, città di mare e di cultura, si racconta in due video promozionali realizzati dall’Amministrazione comunale con l’assessorato alla Cultura e Turismo, in collaborazione con la Fondazione Alghero e il Parco Regionale di Porto Conte.

I video sono accompagnati dalla canzone “Domo Mea” dei Tazenda, cantata in cinque lingue diverse.

Le immagini del primo video mostrano le bellezze naturali e architettoniche di Alghero, dal molo di sottoflutto alla spiaggia di Mugoni, dal nuraghe Palmavera al bastione Marco Polo, dall’Isola Foradada alla torre del Museo Antoine De Saint-Exupéry di Porto Conte.

Oltre ai Tazenda, alla realizzazione dei video hanno contribuito numerosi artisti e musicisti algheresi e sardi, tra cui Salvatore Maiore, Paolo Zuddas, Enzo Favata, Gavino Murgia, Denise Gueye, Claudia Crabuzza, Davide Casu e Claudette.

👆🏻 Clicca sul link in bio per leggere l’articolo completo
  • 💋 Immersa nella costa più selvaggia di Sant’Antioco, la fantastica insenatura di “Is Praneddas” è un autentico gioiello dell’Isola. 

Per arrivarci dovrai percorrere un sentiero breve e affascinante, che attraversa pini e macchia mediterranea per poi lasciare spazio alle rocce e alla scogliera e, infine, al profondo blu di un mare sconfinato. 

Resterai meravigliato dalle splendide forme scolpite dalla natura e dal tempo, dal maestoso Arco dei Baci: un monumento naturale di incredibile bellezza, romantico e dalle mille suggestioni, che si apre sul mare incantando i visitatori. 

A Is Praneddas potrai immergerti nella piccola piscina naturale che fa da cornice all’Arco dei Baci e nuotare nelle sue acque placide e poco profonde.

Ma con qualche bracciata in più, potrai superare idealmente le “Colonne D’Ercole” dell’arco roccioso che sovrasta la piscina per proseguire verso il blu intenso del mare aperto: un vero spettacolo per gli amanti della natura selvaggia, in grado di regalare emozioni indelebili.

📷 Grazie a @travelinthewildsardinia per lo scatto.

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  • Le donne chiudono i festeggiamenti per San Salvatore. A dieci giorni dalla prima processione che ha visto trecento donne di tutte le età accompagnare scalze, tra preghiere e canti, la piccola statua di Santu Srabadoeddu da Cabras al villaggio, questa mattina si è compiuto il percorso inverso e si sono conclusi i festeggiamenti in onore di San Salvatore, organizzati dal Comune di #Cabras, dal Comitato dei festeggiamenti di San Salvatore e con la collaborazione dell’Associazione Is Curridoris, dell’Associazione Santu Srabadoeddu e dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo.

Questa mattina, all’alba, il novenario di San Salvatore ha vissuto gli ultimi istanti di una festa attesa per tutto l’anno a Cabras. Le trecento fedeli si sono radunate attorno al piccolo santuario e da lì, dopo aver partecipato alla messa, si sono dirette verso il paese. 

Sono stati sette chilometri ricchi di passione e di sensazioni contrastanti. Gioia, commozione, fatica, dolore, orgoglio erano percepibili sui volti delle scalze di Cabras.
  • ⛵️ Sulle rive di uno dei mari più suggestivi del sud della #Sardegna, c
  • 🌑 La caletta vicino alla famosa piscina naturale di Cane Malu a #Bosa, una bellissima insenatura a forma di cuore… o è una testa di gatto?

Ci siete mai stati?

📷 Grazie a @dani____m per gli scatti.

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  • 🛥️ Buona serata da Castelsardo

📷 Grazie a @simone_ro80 per lo scatto.

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