Monumenti Aperti 2025 a Capoterra: guida ai 10 tesori da scoprire tra storia, fede e memoria

Nel weekend del 18 e 19 ottobre un itinerario tra chiese, forti militari e torri costiere. Ecco la mappa dei luoghi da visitare e tutte le informazioni utili per scoprire il patrimonio di Capoterra

Chiesa di San Girolamo a Capoterra

Chiesa di San Girolamo

Il terzo weekend autunnale di Monumenti Aperti, seconda tappa in Sardegna, vedrà protagonista anche Capoterra insieme a Neoneli e, oltre il mare, Ferrara, Mantova, Palermo, Savona, Treviso e Venezia. L’appuntamento nel centro campidanese è fissato per sabato 18 e domenica 19 ottobre e offrirà un itinerario che attraversa storia, fede e cultura, grazie al coinvolgimento delle scuole e delle associazioni locali. Saranno dieci i monumenti accessibili, tra luoghi di culto, architetture civili e testimonianze minerarie e militari, per un viaggio che abbraccia la costa e l’entroterra.

Il percorso religioso include quattro chiese di diverso periodo e stile. La Chiesa Parrocchiale di Sant’Efisio, costruita tra il 1855 e il 1858 con pianta a croce latina, conserva l’altare maggiore in marmo di stile eclettico, unico elemento rimasto dell’arredo originario. Nella località Su Loi, la Chiesa stazionale di Sant’Efisio, edificata nei primi anni del Novecento, presenta muri in ciottolame granitico, tetto a doppio spiovente e un simulacro ligneo policromato del santo, risalente al tardo XVIII secolo. La Chiesa di Santa Barbara, databile intorno al 1280 e realizzata in stile romanico-pisano, è legata alla leggenda della sorgente Sa Scabitzada, scaturita al momento della decapitazione della santa. Infine, la Chiesa di San Girolamo, donata a un eremita dall’arcivescovo di Cagliari, richiama la figura del santo, padre e dottore della Chiesa, noto per i lunghi periodi di vita solitaria.

Tra le testimonianze di architettura civile spicca Casa Melis, costruzione in stile Liberty donata al Comune dall’ingegnere Elio Melis e oggi sede di iniziative culturali. In Piazza Municipio sono visibili reperti legati alla storia mineraria di Capoterra e della Sardegna, memoria del lavoro svolto anche nella zona montana di Cirifoddi fin dall’epoca romana. A nord, nel “bixinau de susu”, la Biblioteca comunale “Sergio Atzeni” occupa un edificio del 1930 nato come Caserma dei Carabinieri, acquisito dal Comune e ristrutturato nel 2004.

La fascia costiera ospita la Torre di Su Loi, una delle 104 torri di avvistamento erette lungo le coste sarde. Costruita a dieci metri sul livello del mare in posizione strategica, servì prima per difendersi dalle incursioni e in seguito per contrastare contrabbando e sbarchi sospetti. Nei pressi, Casa Spadaccino testimonia il passato ferroviario legato alla miniera di ferro e, dopo anni di abbandono, è stata restaurata e trasformata in centro polifunzionale.

Il percorso si estende anche verso l’area di Poggio dei Pini, dove si trovano i Fortini militari di Pauliara, sistema difensivo della Seconda Guerra Mondiale composto da sette capisaldi in calcestruzzo mimetizzati. Le postazioni erano parte della linea di protezione di Cagliari e del Campidano, da La Maddalena Spiaggia fino a Monte Pauliara.

Le visite ai monumenti saranno gratuite e si svolgeranno il sabato dalle 15:30 alle 18:30 e la domenica dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose.

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