La seconda edizione del Festival “AmmaJare” si terrà a Siligo dal 21 al 24 agosto 2025, con un’anteprima all’Abbazia di San Pietro di Sorres nella giornata inaugurale e l’avvio ufficiale delle attività il giorno successivo.
L’iniziativa prende il nome dal termine sardo “ammajare”, che significa “stregare”, e trae ispirazione dalle vicende di Julia Carta, guaritrice del Cinquecento accusata di eresia, torturata e costretta all’abiura, poi emarginata. La sua storia diventa simbolo di ingiustizia e resistenza, e il tema di quest’anno, “Sulla nostra pelle”, intreccia vicende di soprusi e discriminazioni dal passato fino all’attualità.
Alla conferenza di presentazione, il presidente dell’associazione Intrecci Culturali Paolo Bellotti ha sottolineato l’intento di recuperare la memoria di Julia Carta e attualizzarne il significato, come occasione per riflettere su radici, cultura e difficoltà sociali ancora presenti. Il direttore artistico Giampaolo Cassitta ha evidenziato come il processo alla guaritrice, ritrovato a Madrid e tradotto da Tomasino Pinna, rappresenti un esempio di pregiudizio radicato, paragonabile a stereotipi che ancora oggi colpiscono le donne.
Il programma prevede sette presentazioni di libri, due spettacoli teatrali e tre concerti. Tra i volumi in rassegna figurano “Guaritrici sarde tra medicina, magia e inquisizione” di Rita Nappi, “Julia, la strega di Siligo” di Antonietta Uras, “Il cavaliere indomito” di Gianluca Medas, “Annile” di Edoardo Mantega, “Il corpo sbagliato” di Francesca Spanu, “Aria mossa” di Giampaolo Cassitta e Pier Luigi Piredda e “Come una fenice” di Cinzia Seddone.
In calendario anche un panel dedicato alla Palestina e la presentazione della Carta di S’Aspru, documento nato due anni fa dalla collaborazione tra associazioni cattoliche e laiche per ribadire principi di pace e giustizia. Firmata a S’Aspru in occasione di incontri pubblici e con le scuole, la Carta sarà consegnata ad Assisi dopo l’adesione di ulteriori istituzioni, con l’obiettivo di alimentare il dibattito sul valore della pace.
Tra gli ospiti dell’edizione 2025 è attesa Hiba Alif, assessora alla Pace del Comune di Ravenna, ventenne con un passato segnato anche dal bullismo online.
Il festival comprende anche il concorso Ammajare Film Festival, dedicato al cortometraggio come strumento per esplorare il tema delle “inquisizioni”, intese sia in senso storico che contemporaneo. Per l’edizione 2025, “Sulla nostra pelle” amplia la riflessione su ingiustizie e pregiudizi subiti da individui e popoli, celebrando il coraggio di chi si oppone all’oppressione. I lavori potranno essere presentati fino al 30 settembre, con la premiazione prevista a Siligo il 31 ottobre.
L’evento è organizzato dal Comune di Siligo con Intrecci Culturali, Pro Loco, Fondazione Banco di Sardegna, Regione e Camera di Commercio di Sassari, in collaborazione con l’associazione culturale CLIP – Collettivo Letterario Informale Performativo.
Il programma completo della manifestazione è visionabile a questo link [link].
