Sabato 17 e domenica 18 maggio, Cagliari ospita la 29ª edizione di Monumenti Aperti, la manifestazione che da quasi trent’anni coinvolge migliaia di cittadine, cittadini e visitatori nella riscoperta del patrimonio storico e culturale della città. Per due giornate, cinquantotto siti saranno aperti gratuitamente al pubblico, con visite guidate curate da oltre cinquemila volontari, tra studenti e studentesse delle scuole e dell’Università.
Per aiutare i visitatori a orientarsi, l’offerta è suddivisa in sei aree tematiche distribuite nei quartieri della città. Castello, con il percorso “Della rocca e dei suoi secoli”, ospita i principali monumenti dell’antico potere amministrativo: dalla Cattedrale al Palazzo Regio, passando per il Museo delle Cere Anatomiche Clemente Susini e il MUACC, che offre uno sguardo sull’arte contemporanea. In quest’area si trova anche il nuovo allestimento delle collezioni archeologiche e litiche dell’Università, tra le novità dell’edizione 2025.
Marina e via Roma sono raccolte sotto il titolo “Di approdi, genti e passaggi”: un itinerario che ripercorre la storia del quartiere portuale, da sempre luogo di incontro tra culture diverse. Tra i siti accessibili, la chiesa di Sant’Agostino, l’organo restaurato della chiesa di Sant’Antonio Abate e l’Area Archeologica di Sant’Eulalia, con testimonianze che risalgono al periodo punico.
Stampace è protagonista del percorso “Di santi e di grotte”, che combina la dimensione religiosa del quartiere – con le sue numerose chiese – a quella ipogea, fatta di cripte e rifugi. Luoghi come la cripta di Sant’Efisio o i sotterranei dell’Istituto Salesiano offrono uno sguardo sulla stratificazione storica del quartiere.
Villanova e Bonaria, con il tema “Di pietre, orti e antichi giardini”, invitano a esplorare una parte della città che conserva tracce evidenti del suo passato rurale e spirituale. Tra le novità, l’apertura della scuola all’aperto “Attilio Mereu”, il primo edificio progettato dall’architetto Ubaldo Badas, e la riapertura dell’Area Archeologica del Parco di Bonaria, importante per la comprensione della Cagliari romana e paleocristiana.
Le zone più periferiche e costiere sono incluse nell’itinerario “Di gemme fuori dal centro”, che abbraccia quartieri come Su Baroni, Sant’Avendrace, Monte Urpinu e il litorale. Luoghi meno noti che offrono esperienze diverse, lontane dai percorsi più frequentati. Anche qui, la proposta è varia e si consiglia un approccio più rilassato alla visita, magari in bicicletta o con i mezzi pubblici.
Un’attenzione particolare è riservata alla Municipalità di Pirri, con l’itinerario “Dell’antica villa contadina”. In questa sezione spiccano due nuovi presìdi del territorio: il palazzo della Municipalità, ex scuola elementare oggi sede istituzionale, e la scuola di via Toti, legata al Patto educativo di comunità e simbolo di partecipazione.
Monumenti Aperti conferma anche il proprio impegno per l’inclusione, attraverso le sezioni “Cultura senza Barriere” e “Mediazione Culturale”. Dal 2003 e dal 2009, queste iniziative promuovono l’accesso ai monumenti da parte di persone con disabilità e provenienze culturali diverse. In collaborazione con associazioni e enti, sono previste visite guidate in LIS e italiano, ad esempio alla Cripta dei SS. Martiri, al Parco di Molentargius, al MUACC e a Palazzo Regio. Il Parco Archeologico di Tuvixeddu proporrà visite in sei lingue, mentre il CTM attiverà su prenotazione il servizio Amico Bus per facilitare i trasferimenti.
Numerose, infine, le attività collaterali: concerti, laboratori, giochi per famiglie, spettacoli, aperture di studi d’artista e iniziative diffuse nei vari quartieri. Dai Giardini pubblici a Sant’Elia, dalla stazione ferroviaria all’Orto dei Cappuccini, la manifestazione si estende in tutta la città, coinvolgendo attivamente la comunità e offrendo nuovi modi per esplorare il territorio.
Per maggiori informazioni sul programma completo e sugli eventi, è possibile consultare il pieghevole.
































