A Cagliari torna il festival “Marina Nonviolenta”, giunto alla settima edizione, che accende i riflettori su una rassegna teatrale dedicata a grandi e piccini. Organizzato da Theandric Teatro Nonviolento e diretto artisticamente da Maria Virginia Siriu, il festival si terrà al Teatro Sant’Eulalia, presentando una varietà di spettacoli che intrecciano temi sociali, educativi e culturali in un’atmosfera all’insegna della nonviolenza.
Il festival si aprirà venerdì 8 novembre, alle ore 21, con la compagnia Theandric Teatro Nonviolento che porterà in scena “Death Note”, spettacolo che verrà replicato anche il giorno successivo alla stessa ora. Sotto la regia di Maria Virginia Siriu, la pièce affronta temi come la giustizia e la legittimità morale, interrogandosi sul diritto di un essere umano di infliggere la morte. In una reinterpretazione originale e accattivante, “Death Note” è destinato a coinvolgere soprattutto il pubblico giovane, trattando questioni etiche radicate nella tradizione nonviolenta.
Per i piccoli spettatori, il primo appuntamento sarà domenica 10 novembre alle ore 17 con “Cappuccetto Bambina Impertinente” della compagnia Molino d’Arte, che reinterpreta la celebre fiaba con spirito giocoso. L’offerta per i bambini prosegue il 23 novembre con “Hansel e Gretel” della Compagnia Effimero Meraviglioso, che racconterà le avventure dei due fratellini perduti nel bosco. In vista delle festività natalizie, sabato 21 dicembre Theandric proporrà “Hanno rapito Babbo Natale”, che riserverà momenti di divertimento e magia per i più piccoli, accompagnandoli in un’avventura fuori dagli schemi. La compagnia cagliaritana sarà ancora in scena sabato 1° febbraio 2025 alle ore 17 con il “Piccolo principe”.
Il festival offre anche commedie irriverenti come “Le corna sono come i tacchi, slanciano”, in scena il 20 novembre, in cui la Compagnia Teatro Tragodia, ispirandosi a “La Mandragola” di Machiavelli, esplora con ironia la corruttibilità e la furbizia della società moderna. Il 21 febbraio 2025, sempre alle 21, “Shardana”, produzione Theandric diretta da Maria Virginia Siriu, immergerà il pubblico nella cultura nuragica attraverso una rappresentazione ispirata ai siti archeologici di Romanzesu e Serra Orrios. Tra antichi rituali e atmosfere suggestive, lo spettacolo offre un’esperienza evocativa della Sardegna di epoca nuragica.
Uno degli appuntamenti più attesi è quello del 7 febbraio 2025, con Moni Ovadia che porta al Teatro Sant’Eulalia “Laudato si”, tratto dall’enciclica di Papa Francesco. L’eclettico artista agnostico, da sempre attento ai temi sociali, propone una lettura dell’opera papale che ne sottolinea la chiamata a una “conversione ecologica” per preservare il pianeta. Attraverso un reading incisivo, Ovadia riflette sulla necessità di un cambiamento radicale nei confronti della natura, opponendosi al consumismo sfrenato e auspicando una visione olistica dell’ambiente.
Il giorno dopo, l’8 febbraio 2025, i più piccoli potranno entrare nel mondo di Gianni Rodari con “Rodari tutto l’anno”, una rappresentazione che accompagna i bambini dai 0 ai 5 anni in un viaggio tra personaggi e stagioni incantate. Proseguendo nell’universo delle fiabe, il 15 febbraio 2025 “La principessa delle nuvole”, messa in scena dalla Compagnia Teatro S’Arza, racconterà una fiaba africana tratta da un’antologia curata da Nelson Mandela, regalando al giovane pubblico una storia ricca di valori e tradizioni culturali.
Il festival riserva anche spazio a spettacoli di forte impatto sociale, come “Con la carabina”, della compagnia Licia Lanera (Premio Ubu), che verrà rappresentato il 14 marzo 2025. Tratto da un caso reale, lo spettacolo affronta la drammatica storia di una giovane che, vittima di violenza, decide di farsi giustizia da sola, in una narrazione che sfugge alla retorica del bianco e nero, offrendo invece una visione cruda e imparziale.
Nel mese di marzo la rassegna proseguirà con “La storia di Azur e Asmar”, il 22 marzo 2025, che invita i bambini a interagire con gli attori attraverso filastrocche e indovinelli, e “Giovanna d’Arco”, il 28 marzo 2025, che esplora la vita della celebre santa attraverso momenti cruciali della sua esistenza. Questa rivisitazione offre un percorso tra passato e presente, suggerendo una riflessione su contraddizioni e ideali, anche con un tocco ironico.
A chiudere il festival, l’11 aprile, sarà “Infinito 3.0” della compagnia Compagni di Viaggio, uno spettacolo che, con leggerezza e profondità, esplora il concetto di infinito attraverso la storia di un improbabile hotel sempre al completo. Grazie a una conferenza multimediale, si indagheranno le sfumature filosofiche e matematiche di questo tema, rendendolo accessibile agli studenti.