Dal 19 luglio al 16 agosto a Solanas e, successivamente, dal 14 settembre al 12 ottobre a Sinnai, approda in Sardegna la World Press Photo Exhibition 2025, una delle mostre più significative a livello internazionale dedicate al fotogiornalismo e alla narrazione visiva documentaria. L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione di Sardegna, dal Comune di Sinnai e da Sardinia to do, in collaborazione con l’Associazione Sarda Contro l’Emarginazione (ASCE) e l’associazione Ardesia.
Da settant’anni la World Press Foundation organizza un concorso che ha acquisito una posizione centrale nel panorama mondiale della fotografia. L’edizione 2025 ha visto la partecipazione di quasi 4.000 fotografi da 141 paesi, per un totale di oltre 59.000 immagini valutate da una giuria internazionale indipendente, rinnovata annualmente. Le opere selezionate documentano eventi globali legati a conflitti, migrazioni, crisi ambientali e diritti umani, con l’intento di offrire una testimonianza visiva del presente e stimolare un confronto sul tempo in cui viviamo.
L’inaugurazione della mostra è in programma sabato 19 luglio a Solanas, presso il Centro Informazioni Turistiche. L’apertura è fissata alle ore 14:00, mentre alle 19:30 si terrà la presentazione ufficiale alla presenza di Mariana Rettore, referente della World Press Photo. La sede resterà visitabile fino al 16 agosto, con i seguenti orari: dal martedì al sabato dalle 14:00 alle 22:00, la domenica dalle 12:00 alle 22:00, chiusura il lunedì. La biglietteria chiuderà ogni giorno alle 21:00.
Dal 14 settembre la mostra si trasferirà al MuA – Museo e Archivio di Sinnai, confermando l’adesione del Comune alla promozione della fotografia come strumento di lettura della contemporaneità.
Apertura domenica 14 dalle 10:00, mentre nella stessa giornata, alle 18:00, nella corte esterna del museo, si terrà l’evento inaugurale con la partecipazione straordinaria della fotogiornalista palestinese Samar Abu Elouf, vincitrice del World Press Photo of the Year 2025, che condividerà con il pubblico la sua esperienza e il suo percorso professionale.
Ci saranno altri incontri con i grandi fotografi, premiati nel concorso internazionale: il 20 settembre con Cinzia Canneri, vincitrice nella sezione Africa con un progetto a lungo termine che documenta la violenza sui corpi delle donne nei conflitti del Corno d’Africa; il 27 settembre con Samuel Nacar, fotografo e regista spagnolo, premiato per il suo lavoro sulle condizioni delle carceri siriane dopo il rovesciamento del regime di Al-Assad (dicembre 2024).
Tra i lavori in esposizione anche “Vita e morte in un paese senza diritti costituzionali” del fotogiornalista Carlos Barrera. Il reportage documenta le conseguenze dello stato di emergenza dichiarato in El Salvador nel marzo 2022, in seguito a una violenta ondata di omicidi. La misura, rinnovata 35 volte, ha portato il paese a registrare uno dei tassi di incarcerazione più alti al mondo: l’1,8% della popolazione si trova oggi in prigione, spesso senza processo. Le immagini di Barrera pongono l’accento su un equilibrio fragile tra sicurezza e giustizia, mostrando l’impatto umano di una politica repressiva.
Informazioni aggiornate sono disponibili sul sito muasinnai.com e sui canali social Facebook e Instagram @MuASinnai.