Si prepara a fare tappa a Valledoria il festival letterario diffuso Éntula, con un evento dedicato alla memoria del giudice Rosario Livatino.
Venerdì 18 luglio, alle 20:00, nella località San Pietro a Mare, il magistrato e scrittore Gianni Caria presenterà la sua nuova opera “Rosario va in pensione” (Il Maestrale). L’autore dialogherà con il critico letterario Massimo Onofri, con gli interventi di Elisabetta Fancellu e Ivo Pinna.
“Rosario va in pensione” è un atto unico che immagina una realtà alternativa, in cui il giudice Livatino non viene assassinato dalla Stidda, l’organizzazione criminale paramafiosa che lo uccise il 21 settembre 1990. In quell’anno Livatino, poco prima di compiere 38 anni, fu colpito mentre percorreva in auto la strada tra Canicattì e Agrigento, dove lavorava presso il Tribunale. I responsabili dell’omicidio furono successivamente individuati e condannati.
La figura di Livatino è stata legata all’espressione “giudice ragazzino”, utilizzata indirettamente dall’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga e ripresa successivamente nel saggio di Nando Dalla Chiesa e nel film di Alessandro Di Robilant con Giulio Scarpati. Nel 2021 è stato dichiarato beato e la camicia che indossava il giorno dell’agguato è oggi venerata come reliquia.
Gianni Caria, che all’epoca dei fatti prestava servizio come magistrato ad Agrigento, nel suo testo immagina che Livatino sia sopravvissuto all’attentato, che si sia sposato e che abbia vissuto a Roma fino al pensionamento. L’opera affronta temi come l’eroismo e il coraggio, la credibilità e l’inadeguatezza, la santità reale e quella equivocata, il pentimento sincero e quello di interesse, la giovinezza negata e la malinconia legata al ricordo dei genitori. Al centro della narrazione emerge anche il tema dell’ingiustizia di chi non ha potuto conoscere l’amore.
Il volume include in appendice un monologo, interpretato da Giulio Scarpati durante la manifestazione culturale “Pensieri e parole”, che si è svolta all’Asinara nell’agosto del 2024.
Gianni Caria, nato a Sassari nel 1960, è attualmente Sostituto procuratore della Repubblica di Sassari. Per Il Maestrale ha pubblicato il romanzo “Sabbie” (2023), preceduto da “Il presidente addormentato” (Bibliotheka, 2018) e da “La badante di Bucarest” (Robin, 2012; nuova edizione Il Maestrale, 2024), già vincitore del Premio Giovani Lettori – Memorial Gaia di Manici Proietti (Perugia, 2013) e secondo classificato nella XV Edizione del Premio Primo Romanzo Città di Cuneo (2012-13).

































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