Fantasia in scena con “Cappuzzetto Rozzo” di Abaco Teatro in cartellone domani (domenica 12 settembre) alle 19 al Museo Archeologico “Ferruccio Barreca” di Sant’Antioco sotto le insegne del Festival “Voci e Suoni d’Estate” organizzato da OfficinAcustica – nell’ambito del progetto Intersezioni 2021 / rete di festival senza rete: un’inedita versione “ecologica” della celebre fiaba, con testo e regia di Rosalba Piras, anche protagonista con Tiziano Polese e con Giuseppe Asuni (che ha curato gli arrangiamenti musicali) e le evocative scenografie di Marco Nateri, mette l’accento sull’importanza della tutela dell’ambiente e sull’amore per la natura.
La storia della bambina “prepotente e distratta”, poco amante dell’igiene e particolarmente legata a quella sua sgargiante mantellina, che non toglie mai, tanto che da lì le viene il suo soprannome, ma a causa di un difetto di pronuncia diventa “Cappuzzetto Rozzo”, s’intreccia a quella grande albero, amico di tutte le piante e gli animali del bosco. La piccola dal temperamento ribelle, poco disposta ad ascoltare consigli e raccomandazioni dei “grandi”, viene mandata dalla madre alla casa della nonna ammalata e così con il suo prezioso cestino pieno di leccornie s’incammina attraverso il bosco: qui si muove con una inconsueta mancanza di grazia, calpestando i prati, lanciando sassi contro gli uccelli e spargendo dietro di sé gli involucri delle merendine.
La passeggiata si trasforma però in una vera avventura quando “Cappuzzetto Rozzo” incontra – come in tutte le altre varianti della favola – il temibile lupo… il quale si rivela molto diverso, e molto più “simpatico” di quanto avevano raccontato Charles Perrault e i fratelli Grimm. Insomma, un lupo moderno, quasi un nuovo amico per la bambina, a cui rivelerà i segreti del regno della natura.
Una pièce originale – divertente e coinvolgente – pensata per stimolare nei bambini «la capacità di forgiare il proprio sguardo sul mondo e su di sé, e di sentire ciò che le fiabe hanno ancora da dire su temi che ci riguardano: la tutela e il rispetto della natura, come si diventa indipendenti, che cosa significa essere liberi, come ci si difende dalle forze oscure che abitano dentro e intorno a noi, come essere protagonisti di una storia di crescita».
Storie di migranti in “Colpevoli di Viaggio” del Bocheteatro, in cartellone stasera (sabato 11 settembre) alle 21 al Museo Archeologico “Ferruccio Barreca” di Sant’Antioco: Monica Corimbi dà voce ai protagonisti in un racconto “corale” liberamente ispirato a “Solo andata” di Erri De Luca, con le musiche di Gianpaolo Selloni. «In un momento così drammatico e delicato come questo si può prendere lo spunto per parlare di cosa significhi affrontare un viaggio di “speranza”; di cosa significhi emigrare e quanto spesso non vengano rispettati i diritti dei migranti» – si legge nelle note di presentazione -. «Per ciascuno di noi, una lezione di umiltà e una saggezza più grande per vivere meglio il futuro».
Rimandato a martedì 14 settembre alle 21:30 alla Tonnara di Su Pranu a Portoscuso “E poi ho visto un gabbiano”, il concerto-spettacolo di OfficinAcustica ispirato alle opere di Gianni Salidu.
E ancora un intenso fine settimana con “Voci e Suoni d’Estate” al Museo Archeologico “Ferruccio Barreca” di Sant’Antioco con “Tutto l’amore del mondo” de Il Crogiuolo sabato 18 settembre e l’indomani, domenica 19 settembre le “Parole Incantate” con La Fabbrica Illuminata, per finire sabato 25 settembre con “L’ultima Sciamana”, un omaggio a Chavela Vargas firmato OfficinAcustica.
Ingresso €5. Prenotazioni: tel. 0781.82105, Green Pass obbligatorio. Tutti gli eventi si svolgono nel rispetto della normativa vigente per contenimento alla diffusione del COVID-19.
«In tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, il comparto culturale ed artistico ha operato e sta operando una silenziosa resistenza di fronte alle priorità dettate dal perdurare e mutare della emergenza sanitaria», sottolineano Anna Lisa Mamali e Corrado Aragoni, fondatori di OfficinAcustica. «Non di meno ha cercato, nei lunghi periodi di chiusura, di vedere oltre, di cercare soluzioni per tornare al Pubblico in sicurezza, per non far mancare, ove possibile, la bellezza e il valore dello spettacolo dal vivo.
Da questo vissuto e dalla necessità vitale di tornare al nostro ruolo primario di artisti ed operatori culturali è nata una Rete di collaborazioni – con il progetto Intersezioni / rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art. Sardegna – in cui si inserisce “Voci e Suoni d’Estate”: venti appuntamenti in cartellone in tre comuni del territorio sulcitano nel Sud Sardegna – Portoscuso, Teulada e Sant’Antioco, di cui dieci ospitati dal giardino del Museo Archeologico “Ferruccio Barreca” di Sant’Antioco. Gli spettacoli vedono in scena compagnie e gruppi provenienti da tutta la Sardegna, per offrire una variegata proposta culturale che si muove tra le arti della musica e del teatro, per promuovere e favorire il circuito di spettacoli dal vivo su tutto il territorio della Regione».
“Voci e Suoni d’Estate” / Intersezioni 2021 vede impegnati circa sessanta persone, tra musicisti, cantanti, attori e personale tecnico ed organizzativo ed è sostenuta dall’Amministrazione Comunale di Sant’Antioco e realizzata con la collaborazione del MAB e della Cooperativa Archeotur.