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A Tempio Pausania ritorna “Organica”, il museo di arte ambientale immerso nella natura incontaminata del Parco del Limbara

Da maggio a novembre 2022 nel Bosco di Curadureddu una ricca programmazione di mostre, installazioni, eventi culturali e laboratori ambientali

di Redazione
11 Maggio 2022
in Arte, Eventi, Sardegna
🕓 5 MINUTI DI LETTURA
102 2
Il CEDAP di Tempio Pausania

Il CEDAP di Tempio Pausania

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A Tempio Pausania l’arte contemporanea abita ai piedi del Limbara, nella cornice vegetale del bosco di Curadureddu e lungo i sentieri che attraversano i profumi della macchia mediterranea. 

Il Museo di arte ambientale “Organica”, nel Parco del Limbara, è pronto ad aprire le sue porte per una stagione che prevede da maggio a novembre 2022 un fitto calendario di mostre, laboratori, performance, happening, concerti e appuntamenti di trekking culturale dedicati alla scoperta dei luoghi, delle eccellenze del territorio e alla riflessione sui temi della sostenibilità ambientale.

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Filo comune tra le diverse attività del progetto, giunto quest’anno alla sua terza stagione, è il rapporto uomo-natura: “Organica” nasce infatti per creare un momento di “incontro” con i luoghi dell’Isola, un’occasione originale per scoprire la straordinaria bellezza di questa terra e, allo stesso tempo, offrire spunti di riflessione sul complesso rapporto tra essere umano e ambiente naturale.

Dodici le mostre in programma negli spazi espositivi del CEDAP – Centro per la Documentazione sull’Ambiente e sul Paesaggio situato a pochi chilometri da Tempio Pausania, nel bosco di Curadureddu, dedicate all’arte contemporanea, alla fotografia naturalistica e all’ambiente.

Protagonisti del calendario 2022 sei artisti visivi che prestano una particolare attenzione alle tematiche ambientali, rappresentando alcuni degli esiti più interessanti della ricerca visiva contemporanea in Sardegna: Giovanna Sechi, Giuseppe Loi, Daniela Frongia, Giusy Calia, Josephine Sassu e Gianni Nieddu.

Accanto ad essi i fotografi Annemarie Kroke, Roberto Graffi, Francesca Salaris e il gruppo composto da Riccardo Abozzi, Bobore Frau, Paolo Griva, Michele Santona, Edoardo Simula, Franco Porcheddu. In programma anche il progetto speciale dedicato al naturalista tempiese Michele Tamponi.

Sarà Giovanna Secchi, artista decana della ricerca visiva contemporanea in Sardegna, ad inaugurare la nuova stagione con la mostra personale “Io respiro” curata dallo storico e critico d’arte Mariolina Cosseddu che della mostra scrive: «Una serie di lavori, diversi per materiali e tecniche compositive, attraverso cui l’artista entra in relazione con la vita mutevole e arcana del bosco. Un’immersione dove l’ansia dell’incontro si fonde con il respiro delle specie arboree, da anni signore incontrastate del suo mondo poetico. I lavori a intaglio, traforo, pittura e collages se, da una parte, dichiarano l’artigianalità di mani operose, dall’altra, come dice lei stessa, “raccontano la mia ostinata passione e attitudine a ricamare il tempo”. Il tempo della natura e il tempo degli uomini che, per un caso fortuito, qualche volta coincide nel manufatto artistico. Alimentato, in questo caso, dalla visione dei bambini della scuola elementare di Tempio che hanno creato, su indicazione dell’artista stessa, un bosco di carta e conservato i semi delle piante in una scatola per il futuro».

Giovanna Secchi si è formata sotto la guida di Mauro Manca presso l’istituto Statale d’arte di Sassari, dove poi è stata docente di plastica ed educazione visiva. Successivamente ha insegnato nella scuola di decorazione presso l’Accademia di Belle Arti Mario Sironi. Con il suo contributo professionale e didattico ha contribuito, in maniera notevole, al superamento di un’arte sarda legata al folklore ed a un fare accademico obsoleto, proponendo una originale identità contemporanea. Negli anni Sessanta fa parte del Gruppo A; nel ’76 aderisce al gruppo La Rosa di marca concettuale. Pittrice e scultrice si è occupata inoltre di design per l’artigianato nei settori del sughero e della tessitura. Numerose le mostre e le rassegne d’arte a cui ha preso parte, tra le più recenti: Centre d’art contemporain Essauira; 54ª Biennale di Venezia, Padiglione Italia; Biennale internazionale d’arte di Casablanca; FIG, premio internazionale per l’incisione, Bilbao; La costante residenziale, Museo Man Nuoro; Sardegna, Un laboratorio infinito, castello di San Michele, Cagliari.

Giovanna Secchi - Scuola di volo
Giovanna Secchi – Scuola di volo

Accanto alla mostra di Giovanna Secchi, il 22 maggio si inaugura anche Dialoghi con la natura, esposizione che presenta le video interviste di Organica e le opere su carta del progetto Post fata resurgo lab, in collaborazione Paolo Carta e l’Associazione Progetto contemporaneo. L’esposizione prevede dunque due percorsi distinti. Il primo, un percorso audiovisivo che coinvolge tutti gli artisti del progetto in una serie di interviste che hanno come cornice il Bosco. I dialoghi nella natura sono una restituzione della poetica degli artisti, formando insieme idealmente un grande canto corale del loro passaggio sul Limbara. Il secondo, un percorso tra le opere nate dal progetto a cura di Paolo Carta, in cui i giovani artisti dell’Accademia hanno realizzato composizioni visive caratterizzate da un forte contrasto fra urbano e rurale in seguito a un percorso natura guidato dall’artista.

Il calendario di eventi del CEDAP è accompagnato da una ricca programmazione di attività all’interno del Bosco di Curadureddu in cui è situato il Museo di arte ambientale del Parco del Limbara. Tra giugno e settembre 2022 gli artisti Pierluigi Calignano, Cristina Meloni e Giorgio Urgeghe realizzeranno 3 nuove opere da installare in permanenza nel Museo. Contestualmente alla realizzazione di ogni opera, il calendario prevede una serie di eventi dedicati, laboratori e incontri con gli artisti, che permetteranno al pubblico di conoscere più da vicino il progetto e i suoi protagonisti; visite guidate e trekking culturali alla scoperta del Museo e delle specificità e peculiarità naturalistiche del territorio in compagnia di critici d’arte, naturalisti e esperti della flora e fauna del Parco del Limbara. Il bosco verrà inoltre popolato da performance di musica in collaborazione con realtà e associazioni presenti sul territorio che si distinguono per l’attenzione data a temi ambientali e all’indagine sul rapporto arte-natura. Parallelamente all’attività prettamente espositiva, in programma tanti eventi collaterali nel bosco legati a festival e circuiti regionali e nazionali di musica, arte e territorio.

Il 22 maggio il CEDAP aderisce all’iniziativa “CEAS aperti” durante la giornata di promozione della rete INFEAS – Informazione, Formazione ed Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità che prevede laboratori di diffusione di buone pratiche ambientali, tra cui “E tu, che animale sei?” laboratorio per famiglie di costruzione di maschere a partire da materiali di riciclo, condotto dall’architetto Simone Vacca D’Avino.

Il 4 giugno il CEDAP ospita una tappa del seminario residenziale “Oltre la città e la campagna verso una inedita città-natura: riabitare il territorio” ideato e coordinato dall’architetto Lidia Decandia e promosso dall’Università di Sassari – Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica.

Il 24 luglio il Faber Festival approda sul Limbara con una giornata in montagna tra Vallicciola e Curadureddu tra concerti, visite guidate, escursioni e degustazioni.

Il 15 e 16 ottobre Organica partecipa al Festival dello Sviluppo Sostenibile con “Foliage – festival di musica per boschi”.

Per informazioni è possibile contattare il 339.5906900 oppure [email protected].

Tags: arteOrganicaTempio Pausania
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