Donne in Avanti: il nuovo documentario di Karim Galici debutta al Greenwich di Cagliari 

Il 15 aprile la prima ufficiale del film prodotto da Cittadini del Mondo e RAI Sardegna: storie di quattro donne tra migrazione, identità e rinascita, a cinque anni da “Dall’Est con Amore”

"Donne in Avanti" di Karim Galici

Arriverà il 15 aprile al Cinema Greenwich di Cagliari il documentario “Donne in Avanti”, nuova opera del regista Karim Galici, prodotta da Cittadini del Mondo – Cinema per il Sociale, in collaborazione con RAI Sardegna e con il sostegno della Fondazione di Sardegna. La serata di presentazione, in programma alle 20:30, vedrà la partecipazione del regista, della produzione e delle protagoniste del film, che incontreranno il pubblico al termine della proiezione. A moderare l’incontro sarà la giornalista RAI Elena Laudante. 

La proiezione sarà preceduta dal docufilm “Dall’Est con Amore” (2020), lavoro precedente dello stesso Galici, di cui Donne in Avanti rappresenta una naturale prosecuzione narrativa. A distanza di cinque anni, il nuovo documentario riprende le vicende delle stesse protagoniste, sviluppandone i percorsi personali e mettendo in luce l’evoluzione delle loro storie tra sfide, conquiste e trasformazioni. 

Al centro dell’opera ci sono quattro donneOlesya, Viktoryia, Gulzhana e Zhanna — accomunate da esperienze di migrazione e da un forte senso di autodeterminazione. Le loro vite, segnate da difficoltà ma anche da nuove possibilità, si intrecciano in un racconto corale che punta l’attenzione non tanto sulla condizione di migranti, quanto sull’essere donne. Il documentario si propone di restituire uno sguardo intimo e realistico su percorsi di integrazione, identità e resilienza. 

La narrazione prende avvio nel 2020, in piena pandemia, quando le vite delle quattro protagoniste si trovano in momenti di transizione. Cinque anni dopo, il film ne documenta l’evoluzione, mostrando il modo in cui ciascuna ha affrontato il cambiamento. Olesya, originaria dell’Est Europa, si inserisce attivamente nel contesto sardo, raccontando l’Isola attraverso un podcast che unisce le sue radici e la cultura locale. Viktoryia, arrivata in Sardegna bambina grazie al Progetto Chernobyl, ritorna da adolescente per ricevere cure mediche dopo un grave incidente. Oggi è atleta della Nazionale Italiana di Paracanoa, seguita dalla Lega Navale di Cagliari. 

Gulzhana lascia il suo Paese e un matrimonio oppressivo in cerca di una nuova vita. In Sardegna costruisce una famiglia, diventa madre e raggiunge autonomia e stabilità. Zhanna, infine, arriva in Italia da clandestina, trovando impiego come assistente familiare. Il suo percorso riflette una condizione condivisa da molte lavoratrici invisibili, fondamentali per il sistema di cura italiano. La sua riflessione, espressa già nel primo film, sul carattere imprevedibile della vita, assume oggi un nuovo significato, a testimonianza dei cambiamenti attraversati. 

Galici spiega che “Donne in Avanti” è nato dal desiderio di documentare lo sviluppo delle storie iniziate nel 2020, raccontando come ciascuna protagonista abbia costruito nuovi equilibri e affrontato sfide personali. Il rapporto continuativo con le donne del documentario ha permesso un approccio autentico e partecipato, con interviste che si sono spesso trasformate in momenti di vita quotidiana condivisa. L’intento del regista è quello di restituire un’estetica in evoluzione, mantenendo però al centro la dimensione umana delle storie raccontate. 

Il documentario si inserisce in un percorso artistico e sociale che unisce cinema e attivismo culturale, con uno sguardo che supera le definizioni tradizionali per concentrarsi sulle traiettorie individuali. Il focus si sposta così dal passato delle protagoniste al loro presente e futuro, nel tentativo di comprendere non solo da dove vengono, ma soprattutto dove stanno andando. 

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