Sabato 10 luglio alle 21:00, nello spazio teatrale InOut in viale Marconi 173 a Cagliari, piano rialzato, al via il primo appuntamento con il cuore pulsante di Logos: il Festival Cortoindanza XIV edizione che porta nell’isola i coreografi delle precedenti edizioni con un progetto non più in forma embrionale (corto) ma sviluppato attraverso il percorso nelle residenze artistiche e il supporto di tutor internazionali e le migliori compagnie di danza contemporanea, partners del festival.
Sette i progetti coreografici accolti per il bando di scrittura coreografica dalla commissione artistica, tra centinaia di candidature pervenute all’organizzazione da tutto il mondo. Quattordici danzatori-interpreti per sette titoli diversi: Beautiful Chaos di e con Sin Yi Lau; Oh Peter, hello. Goodbye di Laura Matano con Diletta Antolini e Francesco Corvino; Prometeo? di e con Lorenzo Covello; Rua da Saudade di Adriano Bolognino con Rosaria Di Mauro; No Caption needed di e con Giulia Cannas; Tutto nel segno di Lei_at the first glance di Roberta Ferrara con Antonello Amati e Laila Lovino; Unsaid di Alessandra Scalambrino con Giulia Barbera e Gaia Melluzzo. Ospite fuori bando a conclusione della serata “Comme un symbole” di e con Alexandre Fandard Compagnia Al-Fa Parigi.
L’evento Cortoindanza è a numero chiuso, sono obbligatorie le prenotazioni dei biglietti (€10) su tersicorea.it con possibilità di abbonamento per tutti gli spettacoli di Logos/Cortoindanza. Per chi volesse è prevista anche l’opportunità di cenare nello spazio InOut dopo lo spettacolo con gli artisti presenti, per prenotare si può chiamare ai numeri 335 268009 e 331 1423909.
“Il bando alla scrittura Cortoindanza costituisce il cuore del progetto, il motore dell’innovazione coreografica nazionale, con progettualità che si snodano tutto l’anno, finalizzate a sedimentare processi creativi e relazioni inedite tra opere e spettatori. In questi quattordici anni ha concretamente sostenuto e sostiene la giovane danza e la creazione artistica di tanti coreografi e interpreti. Grazie al festival oltre duecento progetti sono potuti decollare e circuitare nei migliori festival europei. Una vetrina importante per lo sviluppo dell’arte contemporanea in Sardegna”, spiega Simonetta Pusceddu, anima instancabile di Tersicorea che dal 1996 promuove e sostiene gli artisti attraverso le residenze artistiche: percorsi creativi, in un dialogo stretto e ininterrotto fra corpo e ambiente.
L’11 luglio parte la rassegna Logos con i progetti i progetti coreografici presentati in forma breve nelle precedenti edizioni e sviluppati grazie alle residenze artistiche e al supporto dei tutor e delle compagnie internazionali di danza, partners del festival, in una stretta simbiosi con lo spazio che li accoglie. Logos è soprattutto un progetto di residenza internazionale che attraverso l’offerta di tutoraggio, ospitalità, residenze artistiche e programmazione, sostiene la ricerca, promuove l’incontro e il confronto tra artisti di compagnie di diversa formazione e provenienza.
A dare il via alla XIV edizione di Logos è Elegia delle cose perdute, scrittura, regia e coreografia di Stefano Mazzotta, socio e fondatore della compagnia Zerogrammi di Torino, tra gli organismi di produzione della danza più apprezzati in Italia e in Europa, che da diversi anni collabora con Tersicorea. Elegia è una riscrittura dal romanzo “I Poveri” dello scrittore e storico portoghese Raul Brandao. “Il paesaggio evocato da questo riferimento letterario – sul tema dell’esilio – in bilico tra crudo, aspro, onirico e illusorio, ha la forma della nostalgia, della memoria come materia che determina la traccia delle nostre radici e identità, e allo stesso tempo la separazione da esse e il sentimento di esilio morale che ne scaturisce: sogno di ritorni impossibili, rabbia di fronte al tempo che annienta, commiato da ciò che è perduto e che ha scandito la mappa del nostro viaggio interiore”, spiega Mazzotta. Sei le tappe in giro per i luoghi storici e naturali tra i più affascinanti della Sardegna per questa narrazione in quadri pensata e costruita per spazi a cielo aperto, creata con e interpretata da Amina Amici, Damien Camunez, Manuel Martin, Miriam Cinieri, Gabriel Beddos, Alessio Rundeddu; Riccardo Micheletti: l’11 luglio nello spazio InOut a Cagliari; il 12 luglio nello splendido Parco Naturalistico ulivi millenari di S’Ortu Mannu a Villamassargia; il 13 luglio al Parco ulivi millenari e Chiesa di San Sisinnio a Villacidro; il 14 luglio nella Chiesa Romanica di San Giuliano a Selargius; il 18 luglio in Piazza Santo Isidoro ad Allai (OR); il 19 luglio all’anfiteatro Su Romanzesu di Bitti (NU).
Il 18 luglio a Cagliari nello spazio teatrale TOff in via Nazario Sauro, in scena due creazioni: alle 20:30 “Graft”, scrittura e interpretazione di Sofia Casprini. Graft inteso come “innesto” che rimanda alla formazione di una nuova specie ibrida, risultato delle due componenti. In una società che tende all’omologazione, a creare stereotipi e a chiudere gli individui in schemi predefiniti, l’autrice elabora con leggera ironia il conflitto tra pensiero e irrazionalità. Il corpo della danzatrice modella la personalità dell’individuo, spesso indotto ad entrare all’interno di determinati schemi sociali. Come con gli origami, dove la carta, così come la personalità dell’uomo, è vista come elemento potenzialmente in continua trasformazione e pertanto flessibile e mutevole. In collaborazione con il regista Anthony Mathieu, produzione di Ariella Vidach Aiep.
Alle 21:00 “752 Giorni”, scrittura e interpretazione di Silvia Bandini. Un dialogo muto e sospeso tra due personaggi: una danzatrice ed una marionetta di legno si incontrano in uno spazio rarefatto dove il tempo si dilata e il silenzio ne scandisce il ritmo. Tra giochi di luce e ombra i due personaggi entrano in connessione alimentando l’uno l’anima dell’altro.
Il 24 e il 31 luglio la compagnia indipendente di ricerca artistica “Oltrenotte”, fondata da Lucrezia Maimone e Riccardo Serra, presenta al TOff tre opere in fase di creazione dove l’indagine artistica ruota attorno all’immaginario rivelatore del sogno, alla vita quotidiana trasposta su un piano metafisico, alla frantumazione dell’io e l’enigma dell’identità, fino alla costruzione di un luogo dove la verità si confonde con l’invenzione. Tre progetti in forma di studio che si sviluppano intorno alle tecniche coreografiche, l’acrobatica e la manipolazione d’oggetto. Quest’ultima rappresenta il cuore dell’indagine, fondamentale per avviare una ricerca sul corpo e portarla verso una narrazione singolare.
Il 24 luglio alle 21:00 “Eterna”, regia e coreografia di Lucrezia Maimone, in scena. Violino: Elsa Paglietti; allestimento luci e scenografia: Riccardo Serra e Gerardo Gouvela. Produzione Tersicorea, coproduzione: Festival Raid Salerno. Alle 21:30 “Il Sogno di Giacobbe”, regia e coreografia di Lucrezia Maimone. In scena: Elie Chateignier; pianoforte: Lucia Paglietti; Cappello Pepebianco; allestimento luci e scenografia: Riccardo Serra e Gerardo Gouvela. Produzione Tersicorea.
Il 31 luglio sempre al TOff alle 21:00 “Notte”, scrittura di Lucrezia Maimone e Riccardo Serra; regia e coreografia di Lucrezia Maimone; in scena Amedeo Podda e Giulia Cannas; allestimento luci e scenografia: Riccardo Serra e Gerardo Gouvela; pianoforte: Lucia Paglietti; Cappello Pepebianco; Produzione Tersicorea.
Oltrenotte è una compagnia che trova la propria dimensione nell’unione di diverse discipline, quali il teatro gestuale, il teatrodanza, il circo contemporaneo e la musica. È impegnata nella produzione di opere teatrali e filmiche. Nasce dopo anni di ricerca nel campo artistico e creativo dello spettacolo dal vivo e trova la sua dimensione in Sardegna, nella città di Cagliari, dove autori, interpreti, artisti e artigiani vengono invitati a prendere parte ai progetti, unirsi e sostenersi vicendevolmente.
Il 22 agosto altre due creazioni all’Ex Lazzaretto: alle 20:30 “Mapa”, un’indagine sul movimento migratorio, basato sul mondo dei rifugiati e dei confini. Barriere che durante i secoli abbiamo posto tra mondi, paesi e persone. Questa distanza, reale e ipotetica, colloca entrambi gli interpreti, in una relazione di avvicinamento e allontanamento, di potere e rivolta, e l’impossibilità infine di confine con se stessi. Scrittura e interpretazione: Esther Latorre e Hugo Pereira.
Alle 21:00 “Vicina distanza”, un viaggio alla scoperta della nostra profonda complessità e sul precario equilibrio delle relazioni dove l’ascolto profondo è l’unico strumento per nutrire un incontro autentico. Esplorare uno spazio di intimità, capace di preservare il dispiegarsi di dinamiche personali, paure, insicurezze, dove poter dare voce ad alcune parti di noi alle quali non sempre sappiamo dare ascolto da soli. Scrittura e interpretazione: Giorgia Gasparetto e Priscilla Pizziol; costumi e scenografia: Santo Pablo Krappmann.
Il 5 settembre Logos si trasferisce a Selargius nell’antica Chiesa di San Giuliano per presentare altri due progetti: alle 20:30 “C’est toi qu’on adore” della giovane coreografa e danzatrice francese Leila Ka che si interroga ancora una volta sul destino e sulle possibilità di cambiamento. Una nuova creazione in duo che tratta della difficoltà di essere all’altezza della comunità. Scrittura: Leila Ka; interpretazione: Leila Ka e Alexandre Fandard; luci: Laurent Fallot.
Alle 21:00 il coreografo e danzatore francese Alexandre Fandard porta “Tres loin, à l’horizon”. Una nuova creazione in cui torna ancora al tema infinito dell’alterità, stavolta però attraverso un altro punto di vista: quello della nostra posizione in divenire del sé, nel tutto, nel mondo. Scrittura: Alexandre Fandard; Interpretazione: Leila Ka e Alexandre Fandard.
Il 6 settembre alle 21:00 nello spazio InOut a Cagliari il progetto multidisciplinare “La donna che aveva due ombelichi”. Movimento, teatralità e teatro di figura, sulla linea sottile che separa l’ironia dal dramma ed esplora gli aspetti esistenziali dell’identità tra passato e futuro. Due poli magnetici, o meglio due ombelichi, che si influenzano inevitabilmente a vicenda. Scrittura: Sara Angius; Interpreti: Sara Angius e Stefano Roveda. Tutor manipolazione dell’oggetto: Anthony Mathieu; costruzione marionetta: Johanna Ehlert.
Il 17 settembre all’Ex Lazzaretto alle 21:00 il progetto di residenza di co-creazione Logos 2021 vede l’incontro tra i due autori Milan Tomasik (Slovenia) e Sara Angius (Italia) in “Match?”. Due artisti provenienti da culture, territori e esperienze diverse che danno voce potente ed anima alle poetiche di creazione di ciascun autore creando un tessuto drammaturgico a più voci.
Il 25 settembre al TOff ore 21:00 “La crisi de la Imaginacion”: in un mondo grigio due adulti riescono a tuffarsi nell’immaginario dei bambini, dove tutto diventa nuovamente possibile e dove i confini tra il reale e l’irreale non sono ancora stabiliti. Attraverso il circo, le acrobazie, la danza, la manipolazione di oggetti e un burattino molto particolare, i personaggi creano situazioni assurde e poetiche, piene di magia e fantasia. Regia, drammaturgia e interpretazione: Xavi Sànchez e Analìa Serenelli; musica: Fira Tàrrega; in collaborazione con il Teatre de Foment di Juneda e il Teatre de l’Escorxador” di Lleida.
Il 19 novembre “Simposio del silenzio” al Teatro Conservatorio di Cagliari, ore 21:00. Un racconto tra danza, clownerie e teatro, pensato e costruito come un viaggio fiabesco nel mondo oscuro dell’inconscio, le cui geografie si ispirano alle opere illustrate di Lorenzo Mattotti. Al centro l’inquetudine e la fragilità di una giovane protagonista e la sua goffa relazione interrogativa con grossi e pesanti libri, metafora di ipotetiche risposte e strade percorribili, in un viaggio alla ricerca di sé. Scrittura ecoreografia: Lucrezia Maimone; in scena: Lucrezia Maimone e Damien Camunez; ambiente sonoro: Lorenzo Crivellari; disegno luci: Tommaso Contu; violino: Elsa Paglietti; coaching drammaturgico: Stefano Mazzotta; collaborazione all’allestimento: Jonathan Giard; fotografia: Stefano Mazzotta; produzione Zerogrammi con il contributo di Interconnessioni 2018.
Il 21 novembre al TOff gli ultimi due appuntamenti della XIV edizione di Logos/Cortoindanza: alle 20:30 la commovente storia di “Piramo e Tisbe” raccontata da Ovidio nelle sue Metamorfosi, divenuta più in là negli anni d’ispirazione per l’amore shakespeariano sfortunato di Romeo e Giulietta. Scrittura: Claudio Malangone; Interpretazione: Adriana Cristiano, Antonio Formisano; produzione: Borderlinedanza.
Alle 21:00 “Ain”, una ricerca di ricordi dimenticati o esiliati. Nasce dal desiderio di un’arte plurale che abbatte i diversi confini: quelli che separano le lingue, che dividono i vari atti della creazione e che murano lo spazio pubblico al di fuori dello spazio scenico. Scrittura e interpretazione: Elie Chateignier; produzione Tersicorea, con il sostegno di Festival Cortoindanza; progetto in residenza al TOff 2020/2021; menzione speciale Cortoindanza 2019.
Info, prenotazioni biglietti con possibilità di abbonamento per tutti gli spettacoli di Logos/Cortoindanza sul sito tersicorea.it – tel. 070/275304 – 328/9208242 – 338/7423243 – [email protected]