Il Museo di Arte Contemporanea MACLula di Lula ospita, fino al 31 maggio 2025, la mostra “Antonio Secci – Lo Spazialismo”, un omaggio all’artista sardo a un anno dalla sua scomparsa. Curata dalla Prof.ssa Mariolina Cosseddu e dal Prof. Ivo Serafino Fenu, l’esposizione vuole celebrare la figura di Secci, un artista che ha contribuito a portare lo spazialismo nell’arte astratta in Sardegna.
Antonio Secci, nato in Sardegna e scomparso nel 2024 a Cala Gonone, ha trascorso gli anni della sua formazione all’Accademia di Brera di Milano, dove è stato collaboratore del maestro Roberto Crippa. Durante il periodo milanese, ha vissuto in prima persona i cambiamenti sociali e culturali che hanno segnato gli anni 1960-1970. Dopo aver ricevuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale ed europeo, ha scelto di tornare nella sua amata Cala Gonone, un luogo che ha influenzato profondamente la sua arte per l’armonia tra il mare e la natura.
La mostra propone oltre 30 opere tra dipinti, disegni, fotografie e video che raccontano il percorso artistico di Secci. I visitatori potranno ammirare non solo le sue creazioni, ma anche le testimonianze dei lavori di artisti come Gianni Dova, Guy Harloff e Roberto Crippa, che hanno sostenuto e incoraggiato Secci durante la sua carriera. Le opere in esposizione provengono dalla collezione del MACLula, da prestatori privati e dalla Famiglia Secci, offrendo una panoramica completa sul suo lavoro.
La mostra non si fermerà a Lula: dal 7 giugno 2025 al 31 agosto 2025 sarà trasferita al Centro di Formazione Multimediale di Cala Gonone, dove sarà possibile continuare a scoprire l’arte di Secci in un luogo che ha avuto un ruolo fondamentale nella sua vita e nella sua produzione artistica.