Il Museo Archeologico “Ferruccio Barreca” di Sant’Antioco ospita, venerdì 12 e sabato 13 settembre, la rassegna “CineMAB: visioni archeologiche”, due giornate dedicate al dialogo tra cinema, archeologia, memoria e attualità. L’iniziativa, ideata dal Museo e Parco Archeologico comunale, è curata dal Circolo del Cinema Immagini e realizzata in collaborazione con il Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea e con la cooperativa sociale Archeotur.
Il programma prende avvio venerdì 12 settembre alle 21, nel giardino del museo, con la proiezione del film “L’etrusco uccide ancora” (1972, Italia, 105’), diretto da Armando Crispino. Considerato il capostipite del filone archeologico del giallo all’italiana, è stato tra i primi a sperimentare l’incontro tra giallo classico e horror e a utilizzare la musica classica – nello specifico il Dies irae dal Requiem di Giuseppe Verdi – come elemento espressivo. Girato tra Spoleto, Cerveteri, Tarquinia, Frascati e Montefiascone, racconta la vicenda di un assassino che sacrifica le sue vittime secondo un rito etrusco. La serata sarà arricchita dall’intervento di Francesco Crispino, critico cinematografico e figlio del regista.
La seconda giornata, sabato 13 settembre, propone dalle 21 una serie di cortometraggi. Ad aprire la serata sarà “Approdi” (2024, documentario, 45’) del giornalista e documentarista pugliese Lorenzo Scaraggi, vincitore del premio del pubblico all’ultima edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea. Il film racconta un viaggio a vela tra Ionio e Adriatico ispirato al “Breviario Mediterraneo” di Predrag Matvejevic e scandito dagli incontri con scrittori, archeologi e intellettuali lungo le coste pugliesi.
Seguiranno tre cortometraggi già presentati a Passaggi d’Autore – Intrecci Mediterranei, rassegna di Sant’Antioco che tornerà con la sua ventunesima edizione a dicembre. Il primo, “Sui tetti di chi dorme” (2024, docufiction, 15’), di Antonello Murgia con Fabio Marceddu, è un omaggio a Giorgio Todde e ha come sfondo la necropoli di Tuvixeddu. A seguire “Abba” (2023, fantascienza, 15’) di Fabiana Lupo, girato in diverse località della Sardegna, che intreccia il tema della sopravvivenza nello spazio con una riflessione interiore. Chiuderà la serata “Orune. Ogni andare è un ritornare” (2023, fiction, 28’) di Vittoria Soddu, che reinterpreta in chiave filmica la memoria del viaggio di Carlo Levi in Sardegna.
Tutte le proiezioni sono a ingresso libero. Per ulteriori informazioni e prenotazioni è possibile contattare il Museo Archeologico “Ferruccio Barreca” al numero 389.7962114.
