Doppio appuntamento in Ogliastra per il docufilm “Le Cicogne di Chernobyl” del regista cagliaritano Karim Galici, prodotto da Cittadini del Mondo Cinema per il sociale.
Il primo film in assoluto dedicato alla grande generosità delle famiglie italiane e sarde in particolare, che, a partire dal disastro nucleare del 26 aprile 1986, hanno accolto nelle proprie case i bambini provenienti dalle zone contaminate, oltre 700mila in tutta Italia di cui almeno 20 mila in Sardegna.
Il film intreccia una serie di racconti in cui le esperienze dei protagonisti si dipanano attraverso flashback e rimandi, collegandosi continuamente al disastro nucleare da cui tutto ha avuto origine. L’opera segue poeticamente le vicende dei piccoli protagonisti ospitati in Sardegna, a volte segnati da storie dolorose, riscattate dall’amore, dall’accoglienza e dalla solidarietà delle famiglie coinvolte nei “Progetti Chernobyl”. loceri
Il film include anche immagini straordinarie della zona di esclusione intorno alla centrale, dove la troupe ha avuto la possibilità di entrare, grazie a permessi speciali, al seguito di un sopravvissuto che per la prima volta ha rivisto la casa della propria infanzia evacuata dopo l’incidente.
Il primo appuntamento sarà a Loceri, l’11 ottobre ore 19:00 presso la Sala Oratorio in Via Torricelli. Il secondo appuntamento a Lanusei, il 12 ottobre ore 20:45 presso il Cine-teatro “Tonio Dei”.
Nei due eventi, entrambi con ingresso gratuito, in programma la testimonianza di Natallia Matusevich, una ragazza bielorussa, che 25 anni fa, fu una delle centinaia di migliaia di bambini che furono accolti dalle famiglie italiane dopo la tragedia di Chernobyl. Una esperienza che ha cambiato completamente la sua vita. Insieme alla sua famiglia, seguendo il richiamo del cuore, ha scelto l’Ogliastra come sua seconda patria, un luogo dove insieme al marito far crescere i propri figli.
