Un’isola, per definizione, è una porzione di terra circondata dal mare, simbolo di confine e separazione. Ma le isole possono anche essere viste come luoghi di incontro, approdo e dialogo tra culture. Da questa riflessione prende forma il tema della settima edizione di “Angolazioni”, il festival cinematografico che ogni estate anima Sant’Anna Arresi, nel Sulcis, e che quest’anno si terrà il 12, 13 e 14 settembre in piazza Martiri.
Il festival sceglie il titolo “Isole” per esplorare la relazione tra questi territori e il mare che li circonda. Un rapporto che non significa isolamento, ma connessione: il cinema diventa lo strumento per raccontare storie, identità e culture che trovano nell’acqua non una barriera ma un ponte. Le tre serate di “Angolazioni” propongono film, incontri, reading, concerti e momenti di degustazione dedicati ai sapori locali, con la partecipazione di artisti e ospiti provenienti dal panorama regionale, nazionale e internazionale.
La prima serata, venerdì 12 settembre, sarà inaugurata da Noemi Medas, già madrina dell’edizione 2024 e reduce dal set dell’ultimo film diretto da Johnny Depp. L’attrice porterà sul palco “Isole”, un reading in musica accompagnato dalle note del chitarrista Fabrizio Lai. Seguirà la proiezione di “Nemos – Andando per mare” di Marco Antonio Pani, una rivisitazione dell’Odissea girata in Sardegna con attori non professionisti. Una pellicola che intreccia radici ancestrali e interpretazioni moderne per riflettere, attraverso l’epopea di Ulisse, sul viaggio e sulle isole come metafora di vita.
Sabato 13 settembre sarà la volta della connessione tra cinema e musica. Il polistrumentista Gavino Murgia proporrà “Bisajos”, un concerto per immagini che racconta, attraverso suoni e video, le radici della musica sarda. La serata continuerà con la proiezione di “La guerra di Cesare” di Sergio Scavio, considerato uno dei film più significativi del 2025 in Sardegna. L’opera racconta la memoria della Sardegna mineraria segnata dalla crisi industriale, restituendo dignità al lavoro e alle comunità colpite. In piazza saranno presenti lo stesso regista, al suo esordio nel lungometraggio, e l’attore Alessandro Gazale, volto riconosciuto del cinema isolano.
La chiusura, domenica 14 settembre, sarà dedicata al teatro sociale e al racconto delle isole nel Mediterraneo. La serata si aprirà con “Le sfumature della mente”, esito scenico di un laboratorio diretto da Camilla Vargiu, che ha coinvolto nove attori provenienti da esperienze diverse, tra teatro e case di riposo, in un percorso di comunità e rinascita condivisa.
Il protagonista della giornata sarà poi Miguel Eek, direttore del MajorDocs Festival di Maiorca, che dialogherà con Stefano Obino sulla funzione del documentario nel raccontare le realtà insulari e le loro sfide. A chiudere il festival sarà la proiezione di “Magaluf Ghost Town” di Miguel Angel Blanca, film che riflette sul turismo a Maiorca e sulle conseguenze di uno sviluppo economico privo di attenzione per l’identità dei luoghi. Un tema che riguarda da vicino tutte le isole, chiamate a trovare equilibrio tra attrattività turistica e tutela della propria comunità.
































