Abbàida! – Luoghi comuni sul cinema torna a Sassari dall’8 al 14 dicembre, confermandosi come uno dei principali appuntamenti dedicati al cinema d’autore e di ricerca. Organizzato dal Cineclub “Nuovo Aguaplano” con la direzione artistica di Sergio Scavio e quella tecnica di Matteo Manunta, il festival nasce dall’esperienza del Rebeccu Film Festival e negli anni ha saputo costruire un’identità capace di connettere sperimentazione visiva, memoria e nuove poetiche del reale.
L’edizione 2025 presenta due sezioni dedicate ai cortometraggi, tre giurie e tre premi, offrendo un ampio spazio alle opere emergenti e agli autori che rinnovano il linguaggio cinematografico.
L’apertura è in programma lunedì 8 dicembre alle 17 all’Ex Mattatoio con “L’oro del Reno” di Lorenzo Pullega, presente in sala l’attrice Rebecca Antonaci. Il film, già premiato al Bif&St di Bari, si muove fra viaggio reale e sogno lungo il Reno italiano. In serata seguirà “Waking Hours” di Federico Cammarata e Filippo Foscarini, racconto notturno ai confini d’Europa.
Martedì 9 dicembre alle 17 lo stesso spazio accoglierà “Bocca d’Inferno” di Eugenio Barzaghi, che intreccia le vicende di un soldato della Prima guerra mondiale e di un fotografo contemporaneo. A seguire, “L’Albero di Trasmissione 2. La Vendetta” di Fabrizio Bellomo riflette sul potere del cinema come strumento di memoria e libertà.
Mercoledì 10 dicembre è il giorno del Concorso Cortometraggi, che vedrà tutti gli autori in sala. In gara “Restare” di Fabio Bobbio, “1799. Diario” di Fulvio Risuleo, “A Story of Solitude and Terror” di Andrea Sorini, “De Occulta Immagine” di Stefano P. Testa e “Deserto Bianco” di Marta Massa, opere che attraversano generi, tempi e luoghi diversi. La giornata si chiude con il film “Kickoff” di Roser Corella e Stefano Obino, dedicato alla nascita di un torneo di calcio femminile in Kirghizistan.
Giovedì 11 dicembre il festival si trasferisce al Cityplex Moderno per “Canone effimero” di Gianluca e Massimiliano De Serio, presentato alla Berlinale e introdotto dallo stesso De Serio. Dopo la premiazione del concorso, la serata continuerà al Quod con un concerto di Bebawinigi.
Il giorno successivo, all’Accademia di Belle Arti, Gianluca De Serio terrà una masterclass sul cinema documentario e il lavoro d’archivio.
La chiusura, domenica 14 dicembre all’Argentiera, sarà affidata a “Il primo deserto” di Sergio Scavio, film realizzato con LandWorks e l’Accademia Mario Sironi. Il racconto intreccia destini individuali e memoria collettiva sullo sfondo di un paesaggio minerario che diventa metafora di rinascita e perdita.
































