Il 2020 sarà ricordato come l’anno della pandemia provocata dal Coronavirus, anno in cui la vita di tutto il mondo è cambiata radicalmente. Al Museo della Tonnara di Stintino sabato 9 luglio a partire dalle ore 19 si ripercorreranno attraverso una mostra fotografica e un libro momenti e avvenimenti dell’emergenza sanitaria, sociale ed economica che ha cambiato le nostre vite e modificato il nostro modo di percepire e vivere la realtà.
La serata si aprirà con l’inaugurazione della mostra fotografica “Pandemia”, di Marco Navone, insegnante, fotografo, e scrittore, ideatore e organizzatore del Festival di Tavolara – Una notte in Italia. Navone durante la surreale atmosfera provocata dal lockdown ha sentito forte l’esigenza di documentare attraverso un reportage quei momenti e ha cominciato a fotografare i luoghi emblematici di quel periodo: la scuola, i supermercati, il deserto di strade e piazze, restituendo attraverso i suoi scatti istintivi, suggeriti dall’emozione o dalla circostanza del momento, il vuoto generale che riempiva gli occhi di una strana e definitiva inquietudine.
Il percorso visivo è articolato in due parti: nella prima, quella dell’emergenza pandemica, le immagini sono in bianco e nero e scattate con la pellicola tradizionale (stampate in camera oscura da Andrea Mignogna); nella seconda parte le immagini, questa volta a colori, raffigurano la campagna vaccinale, momento emblematico e simbolo di ripresa della vita.
A seguire Marcello Acciaro, medico e dirigente sanitario, presenterà in dialogo con Simona De Francisci, condirettrice del telegiornale di Videolina, il suo libro “Covid-19. Ho celebrato il mio funerale da vivo”, edito dalla società editrice L’Unione Sarda. L’autore, che nell’ottobre del 2020, mentre era il responsabile per il nord Sardegna dell’Unità di crisi contro il Covid, ha contratto il virus e ha rischiato di perdere la vita, racconta la sua lunghissima e difficile esperienza ospedaliera, la faticosa riabilitazione e finalmente il ritorno a casa.
“Questo libro mi è esploso dentro” – scrive Acciaro nell’introduzione, a significare l’esigenza forte di raccontare la sua esperienza, seppure così dolorosa, non solo per rielaborare l’accaduto personale, ma anche per dare voce alle tante persone che si sono ammalate, a quelle sopravvissute come lui e a quelle che invece non ce l’hanno fatta. Il libro di Acciaro è dunque un reportage dal fronte, un contributo alla conoscenza dei fatti da parte di colui che ne è stato il protagonista e che questa storia ha potuto raccontarla.
Gli appuntamenti culturali del Museo della Tonnara di Stintino proseguiranno sabato 16 luglio 2022 alle ore 19 con l’evento “Vite da raccontare: incontro con lo scrittore e pubblicitario Gavino Sanna”.