Prosegue alla Fabbrica delle Gazzose di Mogoro la XIX edizione della rassegna teatrale “Ultimo Teatro”, organizzata dal Teatro Tragodia.
Domenica 6 novembre alle 18:00 in scena “Lo Straniero” di Albert Camus, con la regia di Lelio Lecis e la produzione di Akroama. Lo spettacolo è interpretato da Simeone Latini, Tiziana Martucci, Giuseppe Boy, Stefano Cancellu, Tiziano Polese, Naika Sechi.
“Lo Straniero”, secco e tagliente, mette a fuoco il senso dell’assurdo di una vita nella quale anche la morte e un casuale omicidio possano condurre alla coscienza d’essere e di sentire.
La storia si sviluppa in una sorta di ricostruzione in un’aula di tribunale, dove i fantasmi algerini in kefta conducono Meursault a rivivere a tappe, in una sorte di Via Crucis, i punti cardine della storia: il funerale della madre, il rapporto con Maria, l’amicizia con Raimondo, il delitto, il processo e la ghigliottina incombente.
L’anonimo impiegato Meursault, antieroe indifferente, vive e muore indagando la contraddizione tra l’uomo che vuol capire e il mondo che resta distante e incomprensibile. Lo spettacolo mette a fuoco lo stravolgimento della sua vita nell’arco di appena quattro giorni, con un percorso che lo porterà alla morte. Mersault, infatti, finisce sulla ghigliottina per aver sparato sulla spiaggia ad un arabo che lo minacciava con un coltello. Ciò che però determinerà la condanna del giudice non sarà questo episodio, quanto l’atteggiamento ritenuto freddo e indifferente tenuto da Meursault di fronte alla morte della propria madre. In scena si ripercorre il processo e la condanna dell’impiegato, che lentamente s’impadronisce di sé e, in nome della verità, arriva all’anticonformismo che lo rende appunto “straniero” rispetto al mondo, vittima consapevole della condizione umana.