Al teatro La Fabbrica delle Gazzose di Mogoro prosegue la ventiduesima edizione della rassegna “Ultimo Teatro”, organizzata dal Teatro Tragodia. Domenica 5 ottobre alle ore 18 andrà in scena la compagnia L’Effimero Meraviglioso con lo spettacolo “Quel mattino di marzo” di Nino Nonnis, diretto da Maria Assunta Calvisi e interpretato da Carla Orrù, Noemi Medas, Daniela Musiu e Annalisa Serri. I biglietti hanno un costo di 8 euro, ridotto a 6, con prenotazione obbligatoria al numero 389.1111327.
Lo spettacolo nasce dal legame con la memoria mineraria della Sardegna, un patrimonio che ancora segna i paesaggi con resti di strutture abbandonate, macchinari arrugginiti e spazi silenziosi capaci di riportare alla mente storie di fatica e di sacrificio. È nelle miniere di Buggerru, uno dei centri più significativi di questa storia, che si colloca l’episodio al centro della narrazione: il crollo avvenuto nel 1913 in una galleria, che causò la morte di quattro donne addette alla selezione dei minerali.
La miniera era diretta da Georgiades, responsabile già anni prima di duri scontri con i minatori e della repressione che nel 1904 aveva portato alla morte di tre lavoratori. L’incidente del 1913 segnò un nuovo capitolo doloroso, coinvolgendo quattro figure rimaste simboliche per la comunità: Anna Rosa, giovanissima, appena uscita dall’infanzia; Maria, una sposa in attesa di un figlio che non sarebbe mai nato; Laura, madre di più bambini, costretta a lavorare per il futuro dei suoi figli; e Anna, combattiva e determinata, impegnata nella difesa dei diritti dei minatori.
“Quel mattino di marzo” rievoca la loro storia immaginando che, ogni anno, le quattro donne tornino a dare voce ai ricordi, alternando ironia e leggerezza al dramma, fino a ripercorrere il momento della tragedia che ne segnò la sorte. Un rito che si ripete, sospeso tra memoria e oblio, e che lo spettacolo propone come atto teatrale e civile per riportare alla luce una vicenda rimasta in silenzio nel tempo.