Si prepara a Sassari un nuovo appuntamento delle anteprime estive del Dicembre letterario, manifestazione giunta alla sua X edizione e organizzata dal Club Jane Austen isolano. Sabato 5 luglio alle ore 19, negli Orti di San Pietro, la rassegna ospiterà Maria Grazia Calandrone, autrice che dialogherà con la giornalista Michela Girardi sul tema dell’abitare luoghi e spazi, declinato attraverso un connubio letterario e poetico.
Maria Grazia Calandrone sarà al centro dell’evento in qualità di poetessa e narratrice, una doppia veste che si intreccia profondamente nelle sue opere, dove la prosa è attraversata dal ritmo e dall’essenza della poesia. I temi ricorrenti nelle sue opere sono la violenza sulle donne, l’amore e le figure genitoriali, argomenti che saranno affrontati nel dialogo con la giornalista.
Particolare rilievo verrà dato all’antologia “Il canto delle donne”, curata proprio da Calandrone per la testata La Repubblica e dedicata a ridare voce all’arte poetica femminile. L’antologia raccoglie le voci di sessanta poetesse, da Saffo a Emily Dickinson, da Marina Cvetaeva a Patrizia Cavalli, passando per Marianne Moore e Sylvia Plath. «Il canto delle donne è l’emergere di voci che erano sempre state zittite e che ora ascoltiamo diffusamente per la prima volta», ha sottolineato la curatrice. Mariangela Gualtieri, poetessa e scrittrice presente nell’antologia, ha definito la poesia femminile come «poesia di relazione», evidenziandone la natura antiretorica e la capacità di farsi spazio in contesti sociali che spesso la escludono o addirittura la reprimono.
Durante l’incontro si approfondiranno anche i due romanzi di Maria Grazia Calandrone, “Dove non mi hai portata” e “Magnifico e tremendo stava l’amore”. Il primo, ambientato nel 1965, racconta la storia di una bambina abbandonata nel parco di Villa Borghese dai propri genitori, un fatto realmente accaduto alla stessa autrice, che torna nei luoghi del passato materno per indagare e illuminare la propria vita. Un’opera che intreccia storia personale e collettiva, affrontando temi quali la sofferenza e la condizione delle donne nella storia italiana.
“Magnifico e tremendo stava l’amore” prosegue l’indagine sulle vite coinvolte in una vicenda reale, con un approccio che unisce sensibilità poetica e sguardo da investigatrice. Il racconto evidenzia i molteplici chiaroscuri di una storia d’amore complessa, senza fornire letture univoche.
I due romanzi condividono tematiche fondamentali quali la sofferenza femminile e la violenza, con la presenza simbolica dell’acqua come elemento legato alla morte, che assume però significati diversi: libertà nel primo caso, giustizia nel secondo.
L’appuntamento di sabato sarà un’occasione per riflettere sul potere della parola e della poesia come strumenti di conoscenza e di riscatto, in uno spazio suggestivo che offre un contesto ideale per l’approfondimento culturale e la conversazione letteraria.
