“Che sia l’amore tutto ciò che esiste. Storie di donne tra cinema, parole e canzoni”. La Società Umanitaria di Alghero prende in prestito un verso della grande poetessa americana Emily Dickinson per la nuova rassegna sul cinema delle donne, dedicata quest’anno al sentimento amoroso inteso in modo trasversale e multiforme, tra intimità, impegno e passione.
Il 9 marzo, alle 18:30 al Teatro Civico di Alghero, sarà il “passo a due” tra poesia e canzone “Ritratto in bianco e nero. Corrispondenze amorose poetiche e musicali”, ad aprire un percorso che attraverserà tutto il mese. In scena, Franca Masu, autrice e interprete del progetto insieme all’attore teatrale Giuseppe Ligios. Una donna e un uomo. Un dialogo fitto nel tempo lento della cura d’amore, accompagnato dagli arrangiamenti di Luca Falomi (chitarra) e Salvatore Maiore (violoncello). Per info e prenotazioni telefono 3762486698, e-mail [email protected].
Il programma prosegue con la sezione cinematografica ospitata nella Sala Conferenze de Lo Quarter alle ore 19:00, a ingresso libero. Martedì 11 marzo si apre con il film di Aki Kaurismaki “Foglie al vento”, Premio della Giuria al Festival di Cannes 2023. Una storia d’amore, tenera e dolce, tra un operaio meccanico e la cassiera di un supermercato entrambi alle prese con problemi economici. Solitudini che si incontrano in una Helsinki notturna. “Foglie al vento” di un mondo del lavoro alienante e feroce.
Giovedì 13 marzo si procede con “Due”, esordio alla regia nel lungometraggio a soggetto di Filippo Meneghetti, regista e sceneggiatore. Il film, candidato ai Golden Globe nel 2019 e vincitore di un César come migliore opera prima, racconta la relazione tra due donne mature, Nina e Madeleine, che si amano segretamente da decenni. Un thriller di sentimenti che ha il coraggio di mettere al centro della storia temi come la vecchiaia e l’omosessualità, ancora troppo scomodi per una società perbenista e benpensante.
Martedì 18 marzo sarà la volta di “Rosalie” della regista, direttrice della fotografia e art director Stéphanie Di Giusto, presentato nella sezione “Un Certain Regard” del Festival di Cannes 2023. Nella Bretagna dell‘800, Rosalie, interpretata magistralmente da Nadia Tereszkievicz, una delle giovani star emergenti d’oltralpe, ha un segreto: da quando è nata è coperta di peli che suo padre ha rasato attentamente per anni per nascondere la propria vergogna. Suo marito Abel, che gestisce un locale senza più avventori, sembra solo interessato alla sua dote per risanare gli ingenti debiti. Riuscirà questa giovane e determinata eroina a farsi amare come lei ha imparato ad amare sé stessa?
Giovedì 20 marzo la sezione cinematografica si chiude con “Coppia aperta quasi spalancata” della produttrice, autrice e regista Federica Di Giacomo, ispirato all’omonimo spettacolo di Franca Rame e Dario Fo. Un film sul desiderio di felicità, tra documentario e metateatro. Un’esplorazione sulle modalità e le forme dell’amore nel mondo contemporaneo con una brillante e arguta Chiara Francini che si confronta sul tema complesso e poco conosciuto del poliamore.
La rassegna si conclude lunedì 24 marzo a il T (via Kennedy 107), alle ore 18:30, con la presentazione del saggio “L’amore è cambiato”. L’era post-romantica di Annalisa Ambrosio, direttrice didattica di Academy, corso di laurea triennale in scrittura della Scuola Holden di Torino. «È possibile superare il mito tradizionale dell’amore senza negarsi il piacere di perdere la testa per qualcuno?» si chiede l’autrice. «Forse sì, a patto di capire che cosa fare se si è innamorati nell’era post-romantica. L’amore è cambiato perché la cultura terapeutica, l’istituto giuridico del divorzio, le lotte dei movimenti LGBTQIA+ hanno allargato la morfologia delle relazioni amorose. La relazione amorosa non è una sola». A dialogare con lei, Elvira Conconi.
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