La storia degli Anni di Piombo, il periodo di profonda tensione politica e sociale che ha attraversato l’Italia tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta, è un tema complesso e difficile da raccontare. È una storia di violenza, terrorismo, idealismo e disillusione.
Per questo motivo, la compagnia teatrale Figli d’Arte Medas ha deciso di dedicare una rassegna di otto appuntamenti a questo periodo storico cruciale. La rassegna, dal titolo “Anni di Piombo”, si svolgerà dal 7 ottobre al 29 novembre nella Sala Eventi di Sa Manifattura a Cagliari.
7 ottobre. La Guerra Fredda: Da dove nasce tutto? Le profonde spaccature che hanno polarizzato il mondo in due blocchi contrastanti: l’Alleanza Atlantica e la Cortina di Ferro, rappresentano le possibili origini di ciò che vediamo oggi. Questi blocchi rappresentano due filosofie distinte riguardo l’economia, l’individuo, la comunità e la democrazia. Segui il signor D, una figura allegorica, mentre ci guida attraverso le ombre della Guerra Fredda: dai colloqui di Teheran, passando per Jalta e oltre. Tutto ebbe inizio al crepuscolo della Seconda Guerra Mondiale.
14 ottobre. Petrolio: Dopo il caos della guerra, l’Italia cerca di rimettersi in piedi. Sebbene l’orologio economico e sociale sia iniziato nuovamente, l’Italia resta una nazione divisa. Tra tutto ciò, il giovane spirito italiano si eleva e l’istruzione diventa la chiave della rinascita. Ma con questa rinascita, vecchie ombre non svaniscono facilmente. Ascolta due giovani, provenienti da lati opposti, mentre ci raccontano una storia di ideali, speranze e pericoli nell’Italia del dopoguerra.
21 ottobre. Rossi e Neri: Assistiamo all’escalation delle tensioni in Italia mentre la divisione ideologica minaccia di sfociare in violenza letale. Affianco a un enigmatico Grande Vecchio, esploriamo un’Italia sull’orlo della guerra civile. Testimonianze da entrambi i lati mostreranno che, in quegli anni turbolenti, l’odio politico ha costi tragici.
27 ottobre. Cerchi concentrici: Feltrinelli, un uomo complesso, ci porta in un viaggio attraverso un mondo post-Jalta diviso e polarizzato. Dal Sud America all’Africa, questo uomo appassionato cerca risposte su libertà e neocolonialismo. Ma il suo ritorno in Italia lo trova trasformato, con una chiara visione rivoluzionaria e una volontà inesorabile.
3 novembre. Compromesso storico: Nell’ombra delle tragiche stragi, chi muove realmente le fila? Mentre le Brigate Rosse emergono come forza temibile, la nazione è paralizzata dal terrore e dall’insicurezza. Dietro le quinte, però, forze oscure lavorano, determinate a mantenere il controllo a ogni costo.
10 novembre. “Io so”: Nell’episodio più intimo e provocatorio, Aldo Moro ci offre una visione unica dell’Italia e del suo delicato equilibrio. Riviviamo con lui il sogno di un’Italia più forte e unita, e il tragico destino che il destino ha riservato a quest’uomo coraggioso.
24 novembre. La fine della rivoluzione: Pasolini, una delle menti più brillanti dell’Italia, è tra i pochi che osano denunciare i pericoli che minacciano il paese. Ma il suo coraggio avrà un costo. In questo episodio, esploriamo la sua visione, le sue preoccupazioni e il suo tragico destino.
29 novembre. Cinema e musica: In un’era di turbolenza e tensione, gli artisti sono coloro che osano denunciare. Dalla musica al cinema, questi coraggiosi artisti hanno dato voce alle aspirazioni e alle paure della nazione. Concludiamo la nostra serie omaggiando la loro indomita passione e creatività.
Disponibile un abbonamento speciale in anteprima per assistere a tutti gli otto eventi. Successivamente, sarà possibile acquistare i biglietti singoli per ciascun appuntamento, in base alle proprie preferenze e disponibilità. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile contattare Figli d’Arte Medas all’indirizzo [email protected].
Figli d’Arte Medas, con radici profonde nelle memorabili performance di Rachele Piras e un’impronta teatrale decisa negli anni ’60, continua a dimostrare la sua rilevanza nel panorama culturale italiano. Nel 1990, la compagnia teatrale si è affermata come emblema di tradizione e rinnovamento, combinando la sua eredità storica con una prospettiva fresca e contemporanea. Negli ultimi anni, il focus della compagnia si è biforcato in due direzioni principali: la creazione di contenuti che spaziano dallo storico al letterario e l’organizzazione di eventi che offrono una fusione di giornalismo e cinematografia, spesso in forma teatrale.
































