Venerdì 5 settembre alle 20:30, nel cortile della Scuola Sacro Cuore di Alghero, Maria Laura Berlinguer sarà ospite del festival “Dall’altra parte del mare”. In dialogo con la giornalista Cristina Nadotti, l’autrice presenterà il suo nuovo romanzo “La cena delle anime”, pubblicato da Harper Collins il 2 settembre e già in corso di traduzione in Francia, Germania, Olanda, Spagna e Svezia.
Il libro intreccia vicende familiari e tradizioni popolari, muovendosi tra passato e presente. Al centro della narrazione c’è Iride Dessì, tornata nel paese natale di Padria dopo la morte del padre. La grande dimora di famiglia, rimasta immutata, custodisce memorie che sembrano ancora vive. A guidarla è Tata, la donna che si era presa cura di lei da bambina, custode di antichi saperi legati alla tradizione sarda di “sa chena pro sos mortos”, la cena che nella notte tra Ognissanti e il due novembre viene preparata per accogliere i defunti.
Il ritorno a Padria diventa per Iride l’occasione per riscoprire le radici della propria storia. Una vecchia fotografia la conduce sulle tracce della trisavola Mimì Oppes, ribelle e destinata a un matrimonio infelice. Da qui prende forma un intreccio che unisce la sua amicizia con l’inglese Elisabeth Hope, donna indipendente e anticonvenzionale, e l’amore segreto con Emanuele Manca, un bandito che lasciò un segno profondo nella memoria del paese.
Il romanzo si sviluppa come un gioco di scatole cinesi, in cui ricordi e invenzioni si alternano fino a fondersi, richiamando atmosfere che evocano le grandi saghe familiari. La Sardegna diventa lo sfondo in cui vita e morte, passato e presente continuano a convivere, dando voce a leggende e memorie collettive.
Maria Laura Berlinguer, nata a Sassari e laureata in Giurisprudenza, ha abbandonato presto la carriera forense per dedicarsi alla comunicazione e alle relazioni istituzionali. Vive e lavora a Roma, dove nel 2016 ha fondato un progetto editoriale che porta il suo nome, dedicato alla valorizzazione del Made in Italy nella moda, nel design e nell’artigianato. È ambasciatrice della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte. La sua scrittura mantiene un legame profondo con la Sardegna, che nelle sue pagine emerge come terra di tradizioni e memorie intrecciate al presente.
