La Sardegna come filo conduttore, con le sue storie, i suoi profumi, i suoi paesaggi e le sue tradizioni. C’è ancora una volta l’Isola alla base della nuova edizione di “ViaConvento”, la rassegna letteraria promossa dal Comune di Quartu che si protrarrà per tutto l’autunno presso l’Ex Convento dei Cappuccini di Quartu Sant’Elena. Tra narrativa, musica, enogastronomia… è un calendario eterogeneo per un viaggio a tutto tondo in una terra antica, che ha quindi molto da raccontare.
Forte del successo riscontrato nelle scorse edizioni, “ViaConvento” è diventato appuntamento fisso nella Sala Affreschi, all’interno di quell’ex edificio religioso ormai centro di riferimento del movimento culturale quartese. In Primavera e poi in Autunno, due facce della stessa medaglia, due stagioni diverse e un solo obiettivo: valorizzare la lettura, dando spazio agli autori nostrani, che approfondiscono e poi raccontano la cultura dell’Isola.
Tre i filoni che si intersecano nel calendario di questa edizione, più un convegno sulle lingue minoritarie programmato su due giorni. La narrativa prima e più di tutto, da Milena Agus, chiamata ad aprire la rassegna, a Gianni Usai, da Vindice Lecis a Giulio Neri, sino a Francesca Agus: è un viaggio emozionante, sebbene parziale e sicuramente non esaustivo, per raccontare la Sardegna attraverso i libri, con gli occhi e i punti di vista di autori e autrici di generazioni diverse. Racconti che in alcuni casi possono essere anche più brevi e che, con Vincenzo Soddu, scelgono di percorrere le trame dell’amore.
E poi c’è il filone dell’enogastronomia, che va a intersecarsi con la cultura. Giovanni Fancello e Sara Chessa svelano il rapporto tra la vincitrice del Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda e il cibo. Ma c’è anche il manuale sulla produzione sostenibile di birra artigianale, per spiegare i segreti e le strade percorse dalle piccole aziende locali. Il terzo tema, la musica, e in particolare quella popolare, si concentra in Roberto Milleddu e sul suo specifico saggio: nell’occasione “ViaConvento” si sposta nella casa della tradizione quartese, già museo etnografico, Sa Dom’e Farra.
La prima tappa è in programma mercoledì 6 novembre. Alle ore 16:30 sarà ospite della rassegna Milena Agus, che in un dialogo con il giornalista Fabio Marcello presenta il suo “Notte di vento che passa”. Un testo edito da Mondadori – l’unico di un cartellone che punta principalmente su libri di case editrici sarde -, con tiratura e diffusione a livello nazionale.
È la storia di Cosima, una sognatrice che fin da quando è piccola vive dentro i libri, anzi letterarizza tutto ciò che la circonda, e così anche le cose più squallide ai suoi occhi diventano poetiche e affascinanti. E lo stesso fa suo padre, un inguaribile idealista che affronta la povertà con allegria, mentre la madre lavora per mantenere tutta la famiglia. Fino a che non si decidono a lasciare la campagna e a trasferirsi nella vicina Cagliari.
A Cosima piace molto andare al Poetto e frequentare il liceo classico, ma sente spesso la nostalgia del paese e durante uno dei suoi ritorni incontra Costantino, di cui si innamora rovinosamente. Quando il mondo reale comincia a incalzare coi suoi problemi, Cosima prova a capire che tipo di adulta vuole diventare e quale amore vuole inseguire. Di questa tensione universale tra il desiderio di sognare e l’esigenza di abitare la realtà si nutre la scrittura di Milena Agus, frutto di una profonda ricerca linguistica: il suo sguardo è talmente originale e fanciullesco che leggerla fa ridere e meravigliare al tempo stesso.
Nata a Genova da genitori sardi, l’autrice vive a Cagliari, dove ha insegnato italiano e storia al liceo Foiso Fois. È autrice di diversi romanzi: “Mentre dorme il pescecane” (2005), “Mal di pietre” (2006, 2016, 2024), “Ali di babbo” (2008), “La contessa di ricotta” (2009), “Sottosopra” (2012), “Guardati dalla mia fame” (2014, con Luciana Castellina), “Terre promesse” (2017) e “Un tempo gentile” (2020), tradotti in più di venti lingue, prima dell’ultima fatica “Notte di vento che passa”. L’uscita in Francia del suo secondo romanzo è stato un evento, di critiche e di vendite. Ha ricevuto numerosi premi letterari, tra i quali il prestigioso Premio Zerilli-Marimò a New York. “Mal di pietre” ha vinto il Premio Forte Village (2007) e si è segnalato fra i finalisti del Premio Strega e al secondo posto nel Campiello.