Torna “Transistor”, il festival del Cada Die Teatro dedicato ai giovani e ai nuovi linguaggi, con la consueta direzione artistica di Mauro Mou. Il nucleo forte della VII edizione sarà concentrato nelle serate di venerdì 3 e sabato 4 novembre che si svolgeranno alla Vetreria di Pirri, tra spettacoli, incontri e musica per riflettere sulla salute mentale nell’adolescenza, questo il tema dell’edizione targata 2023, come sottolinea il sottotitolo del festival, “Strizzacervelli – Salute Mentale e Adolescenza”.
“Il periodo dell’adolescenza – spiega Mauro Mou – non sempre coincide con spensieratezza e leggerezza. Crediamo che il teatro, la musica, la danza e l’arte in generale siano strumenti utili a migliorare il benessere psicologico e sociale di ragazze e ragazzi. Per questo abbiamo deciso di dedicare il festival di quest’anno al tema della salute mentale”.
Il festival “Transistor” – Nuove generazioni nasce nel 2016, cercando ogni anno di sviluppare un tema legato all’adolescenza, ai valori della cultura, dell’arte, della condivisione, al rispetto dei luoghi, dell’ambiente. È pensato come un’opera, una narrazione trasversale e attraverso punti di vista diversi, anche i più lontani tra loro, costruisce una rete segnata dalla dimensione della scoperta.
Prima serata, dunque, venerdì 3 novembre. Si parte alle 20:00 con i Cuori di Panna Smontata, allievi adolescenti della Scuola di Arti Sceniche de La Vetreria, che metteranno in scena “AliceInChains”, esito finale del laboratorio teatrale Cambia-menti, incentrato sulla storia di “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll, un’occasione per accendere i riflettori su un tema delicato come la salute mentale in adolescenza. Attraverso il viaggio di Alice i protagonisti si immergeranno nei labirinti dell’identità, del linguaggio, delle emozioni e delle sfide che affrontano i giovani d’oggi. La mise en scène è ideata e diretta da Mauro Mou, con la collaborazione di Francesca Pani e Lara Farci, con Veronica Armeni, Maria Mou, Alex De Magistris, Alessandro Murgia, Bryan Piga, Veronica Floris, Lorenzo Cadeddu, Laura Caneglias (elaborazione drammaturgica di Alex De Magistris e dello stesso Mou, luci e tecnica di Giovanni Schirru).
“Siamo partiti da ‘Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie’ di Lewis Carroll – racconta Mauro Mou – con l’idea di esplorare l’adolescenza, un periodo altrettanto straordinario e misterioso. Adolescenza e gioventù – continua il direttore artistico di Transistor – quasi mai coincidono con spensieratezza e leggerezza. Difficoltà relazionali, solitudine, disagio con il corpo sessuato e la sessualità, incertezza per il futuro, condizionamenti familiari, eventuali malattie… L’adolescente e poi il giovane possono venirne sopraffatti, la dolorosa percezione di inadeguatezza può sfociare in depressione, il dubbio rispetto al proprio valore può diventare certezza e virare in un sentimento di schiacciante nullità. Rileggere a modo nostro le avventure di Alice – conclude – è stato il mezzo per affrontare temi cruciali come l’autenticità, la pressione sociale e la scoperta di sé. Un modo unico per condividere speranze e sogni, ma anche difficoltà e paure”. Dopo la messa in scena, attrici, attori, pubblico ed esperti potranno confrontarsi sul tema della salute mentale e adolescenza in un incontro dal titolo Orienta-menti.


La serata di sabato 4 novembre comincia alle 20:30 con i Cuori di Panna Smontata che ripropongono “AliceInChains”. A seguire “Oh My GAD!”, di e con Chiara Aru, una performance ideata e diretta dalla stessa Aru, che indaga attraverso la danza la GAD (Generalized Anxiety Disorder), il disturbo d’ansia generalizzata (una produzione Fuorimargine – Centro di produzione di danza e arti performative della Sardegna; aiuto tecnico: Enlight Studio).
“Oh My GAD!” seziona e traduce in movimento la dinamica fisica e mentale della condizione legata alla depressione e al disturbo d’ansia generalizzata, che riguarda il 5% della popolazione, dal decorso fluttuante e che persiste solitamente per tutta la vita. Convivere con un problema che affligge la mente e il corpo, combatterlo con il proprio movimento e il dialogo con se stessi, far emergere la realtà a cui si fa finta di non assistere, legittimare per combattere: “Oh My GAD!” nasce per esperienza ed esigenza di voler mostrare e rendere comprensibile all’occhio esterno i meccanismi derivanti da disturbi dell’umore, pachidermi per chi ne soffre: come funzionano e come influiscono sul corpo e la mente, le difficoltà nel riuscire a comunicare agli altri questa problematica. Al termine della performance di Chiara Aru ancora un momento di riflessione e confronto su salute mentale e adolescenza con l’incontro Orienta-menti.
La serata si chiude con il dj-set curato da Radio Furgoncino – una piattaforma di condivisione musicale libera e autogestita – con una selezione musicale dedicata al tema del festival.
Ingresso giornaliero €4, informazioni e prenotazioni : tel. 328/2552271 – 070/5688072 – [email protected].
































