A Lula, in piazza Loreto, sabato 4 ottobre alle 19:30 andrà in scena “Emina”, lo spettacolo musicale e narrativo proposto dall’Ensemble Motus. Un progetto che intreccia musica e poesia, portando sul palco le voci letterarie di Antioco Casula, in arte Montanaru, per raccontare le molteplici sfaccettature della figura femminile.
Il cuore dello spettacolo è la parola del poeta di Desulo, vissuto tra il 1878 e il 1957, che nella sua opera descrisse la donna come presenza centrale e poliedrica nella società sarda. Le sue figure femminili emergono come fanciulle, madri, spose, tessitrici, ma anche come personalità ribelli, dotate di forza interiore e identità profonda. Nelle liriche di Montanaru la donna è ammirata e quasi divinizzata, custode della famiglia, capace di sacrificio e di guida, ma anche radice di resistenza culturale. I brani scelti, tra cui “A mamma mia”, “Maria de Idussà”, “Sas manus suas” e “A Franzisca”, compongono un quadro di umanità che unisce dolcezza e dignità.
“Emina” nasce dal desiderio di tradurre le suggestioni della poesia in suono. Montanaru scelse la lingua sarda come unico strumento per dar forma alle emozioni e ai conflitti personali, rifiutando durante il Fascismo l’imposizione del silenzio sulla sua produzione letteraria. In questa resistenza linguistica l’Ensemble Motus riconosce una chiave interpretativa che diventa musica: un linguaggio parallelo chiamato a restituire la complessità della figura femminile e, con essa, l’identità stessa dell’isola.
Il gruppo riunisce artisti provenienti da percorsi diversi tra jazz, world music ed etnomusicologia. La voce è quella di Annamaria Deiana, accompagnata dalle tastiere ed elettronica di Omar Bandinu, dal contrabbasso di Sebastiano Dessanay e dalle percussioni di Carlo Sezzi. Fabio Coronas intreccia bandoneon, trombone, tromba, sax soprano ed elettronica, mentre la narrazione è affidata a Marco Santolisier. Insieme conducono il pubblico in un viaggio che combina linguaggi sonori e parola scritta per restituire un ritratto vivido della tradizione femminile evocata da Montanaru.
Lo spettacolo “Emina” non si limita a celebrare la donna sarda come tema poetico, ma intreccia linguaggi diversi per mettere in scena un atto di condivisione culturale. La musica del Motus diventa veicolo di una memoria collettiva che rievoca i tratti poetici di Montanaru e invita a riflettere sul valore della lingua e sull’identità femminile come fondamento della comunità.