Il MAB – Centro d’Arte Contemporanea di Bari Sardo è nato poco più di un anno fa, ma in questo breve tempo ha già saputo intrecciarsi con la vita culturale dell’Ogliastra, diventandone un punto di riferimento. Nel cuore del paese, in uno stabile comunale riconvertito e affidato all’associazione no profit EIA Factory, il MAB non è solo una galleria d’arte: è un luogo dove linguaggi diversi si incontrano, dove comunità e territorio si ritrovano attraverso l’arte contemporanea, tra radici antiche e sguardi sul futuro.
Fin dall’inizio, con la direzione artistica di Nicoletta Zonchello, il centro ha scelto di muoversi lungo tre direzioni: dare spazio alla ricerca artistica e alle nuove generazioni, valorizzare le specificità storiche e ambientali dell’Ogliastra, aprirsi ai linguaggi della media art e delle tecnologie contemporanee. L’arte, qui, diventa strumento di relazione e di riflessione, un ponte tra luoghi e persone, tra gesti ancestrali e visioni innovative.
Dalle fibre tessili di “Intricato”, che hanno inaugurato lo spazio evocando paesaggio e memoria, fino alla retrospettiva “Mulas. Ritorno a Gardalis”, il MAB ha scelto di raccontare l’arte come esperienza viva. Mostre come “CIBARTI”, “Orizzonti – Impressioni dall’isola” e la personale di Rosanna Rossi hanno portato a Bari Sardo artisti locali, nazionali e internazionali, aprendo lo sguardo dal territorio al mondo. Ogni esposizione è stata accompagnata da incontri, laboratori, presentazioni e performance. Non un semplice calendario di eventi, ma piuttosto un flusso continuo che ha tenuto insieme cittadini, curatori, studiosi e viaggiatori di passaggio.
Il festival diffuso IMAGOMARE, organizzato nel luglio 2025, ha segnato un momento importante: opere generative, installazioni interattive e performance digitali hanno attraversato non solo Bari Sardo ma anche i vicini comuni di Ilbono, Lanusei e Triei. Un modo per dire che l’arte contemporanea, anche quella più legata alla tecnologia, non è astratta o distante, ma nasce dal contatto diretto con i luoghi e le comunità.
«Riteniamo che la cultura sia un grande mezzo di sviluppo delle comunità, fondato su principi sociali e civili, e non solo economici», sottolinea Nicoletta Zonchello. «Il nostro obiettivo è che il MAB diventi sempre più un luogo vivo, in cui arte e territorio si incontrano e si trasformano reciprocamente».


“OMU”
Corpo, materia, memoria: la nuova collettiva al MAB
All’interno di questo percorso si colloca la nuova mostra “Archeologia del presente – Corpo, materia, memoria”, che inaugura sabato 4 ottobre alle ore 18:30 e sarà visitabile fino al 30 novembre 2025. Curata da Carla Carta, Michela Melis e Nicoletta Zonchello, la collettiva riunisce diciotto artisti provenienti da contesti diversi: Alessandra Catta, Roberto Canu, Teresa Carracoi, Carla Carta, Olivier Cazenove, Salvatore Delogu, Taras Halaburda, Stefania Lai, Davide Manca, Riccardo Mantelli, Michela Melis, Amelia Nieddu, Elettra Norfo, Luisa Pistidda, Riccardo Pitzalis, Susanne Rikus, Monica Spanedda e Carlotta Tola.
Le opere in mostra, tra sculture, dipinti, fotografie e linguaggi digitali, esplorano un sentire arcaico e universale. Ferro, pietra, legno e cenere non sono solo materiali tecnici: portano con sé storie, stratificazioni simboliche, tracce di culture che hanno segnato profondamente la Sardegna. Il ferro, ad esempio, rimanda al tempo in cui l’isola si aprì a nuovi scambi e civiltà, dai Fenici agli Etruschi.
Accanto alla fisicità dei materiali, emergono simboli e segni che evocano scritture frammentarie, lingue arcaiche che sembrano tornare in vita nei gesti degli artisti. Ci sono lavori che scelgono la strada del digitale, trasformando queste memorie in forme nuove, facendo della tecnologia non un allontanamento, ma un’eredità capace di rinnovarsi.
Così, ancora una volta, il MAB si conferma un luogo dove il locale incontra il globale e dove la tradizione si rinnova attraverso la sperimentazione artistica. «Con Archeologia del presente abbiamo voluto mettere in dialogo artisti emergenti e affermati della scena internazionale, perché il confronto generi stimoli e nuove prospettive», afferma la direttrice.
Il MAB si trova in Vico III Trento a Bari Sardo ed è aperto al pubblico dal martedì alla domenica, dalle 18 alle 20. Per maggiori informazioni si può visitare il sito web mabcentroarte.org o seguire i profili social su Facebook e Instagram.