Sardegna fantastica, fantastica avventura: due voci emergenti del panorama letterario sardo e la Sardegna trasfigurata in chiave fantastica al centro delle loro narrazioni. Due romanzi che raccontano di legami e isole nelle isole, di esplorazione e viaggio, di tradizioni e silenzi, di sogni e dolori.
A Sassari il 3 agosto, alle 18:30 Ignazio Caruso presenta “Adeu” (Giulio Perrone Editore) nel cortile del Dipartimento di Giurisprudenza (ingresso da Via Rolando, fronte scalinata Liceo Azuni).
Il Libro. A Cadossene diventare adulti è un destino a cui è impossibile sottrarsi, perché così vogliono gli Dèi: la lettera di Eloi Barra arriva in una giornata di fine estate, Eloi sapeva che sarebbe arrivata, la República non è mai in ritardo e gli Dèi aspettano soltanto che si compia il loro volere. Ci passano tutti, a Cadossene, tutti i giovani, armati di randel, devono prima o poi compiere il viaggio dell’Adéu fino al Monte per uccidere i propri genitori e gettarli nel baratro: è così che si prende il posto dei vecchi nella società. Allora perché per Eloi è così difficile?
Dopo la morte della madre, Nevio l’ha cresciuto da solo, lavorando per mantenere entrambi e vivendo per la felicità del figlio: il loro rapporto è fatto di preoccupazioni e silenzi, di piccoli fastidi ma anche di una profonda alleanza, un legame che è guinzaglio e amore insieme. Il tempo però è arrivato e la volontà degli Dèi deve compiersi: padre e figlio partono da Algàr per attraversare l’isola fino al Monte, passando per Bellòc, dove vive la zia Smeralda e gli altri vecchi che tentano di sfuggire al proprio Adéu.
“Addio” è letteralmente un augurio agli Dèi e Ignazio Caruso lo racconta, dipingendo gli strappi dolorosi ma necessari che segnano i rapporti più stretti e il percorso di crescita, spezzando per sempre il filo sottile che unisce passato e futuro.
Ignazio Caruso è nato a Catania e vive ad Alghero. Insegnante di Lettere nelle scuole superiori, collabora con festival letterari e scrive su riviste e lit-blog.
Il 5 agosto alle 18:30 Mauro Tetti presenta “Nostalgie della terra” (Italo Svevo editore), nel patio esterno di Foto Digital Discount in viale Mancini 17/a.
Il libro. Glauco, vecchio pescatore, e Maddalena, con il corpo tatuato di mappe, sono morti tanto tempo fa, o forse non sono mai esistiti. Eppure, la loro presenza è ingombrante, perché custodiscono segreti che risuonano ancora nella Sardegna a cui Mauro Tetti dà voce. Una Sardegna piena di storie e leggende, dove ogni isola rappresenta una tappa verso un tesoro misterioso. Ed è proprio per cercare questo tesoro che il protagonista senza nome, dopo aver lasciato il Villaggio Pescatori di Giorgino in cui è nato, si mette in viaggio, insieme alla sua strana ciurma. Lo guidano dei diari che ha ereditato e il fascino del mare.
“Nostalgie della terra” è un romanzo di sogni e avventure, che accompagna il lettore in una sorta di etnografia fantastica di isola in isola, complici una lingua primordiale e visionaria e un immaginario che ricorda quello omerico.
Mauro Tetti è nato nel 1986 a Oristano. Nel 2010 la compagnia Riverrun ha portato in scena il suo monologo teatrale Adynaton. Nel 2013, con la raccolta di racconti Bestiario ha vinto il premio Gramsci. Altri suoi racconti sono apparsi su diverse riviste, tra cui «Flanerí», «minima&morali» e «Nazione Indiana». Nel 2016 ha pubblicato il romanzo A pietre rovesciate (Tunué).