Da fake news ad angelo vendicatore: “La Pantera di Bultei”, il romanzo catartico di Roberto Deriu

Una Sardegna immaginaria in un mondo guidato da un potere oscuro dove si intrecciano storie di persone comuni e fantastiche

Roberto Deriu, "La Pantera di Bultei"

Il titolo del romanzo di Roberto Deriu ci riporta istintivamente indietro di qualche anno. Oggi, digitando su Google “pantera di Bultei”, i risultati sono principalmente legati al libro edito dalla casa editrice Condaghes nel 2018, ma è difficile non pensare alla famosissima fake news che ha tenuto campo sul web per settimane: la leggendaria pantera che aleggiava in Sardegna: molti giuravano di averla vista, altri asserivano si trattasse di un gattone, altri ancora seguivano incuriositi la vicenda, appuntando scrupolosamente luoghi e date degli avvistamenti. Un tempo era la pantera, un altro ancora il coccodrillo di Orosei; ricercando negli archivi delle testate giornalistiche si troverebbero casi simili a iosa. Roberto Deriu, nuorese, conosciuto maggiormente per il suo impegno politico, è un giornalista; ha diretto alcune riviste periodiche, come il bimestrale di analisi politica “Chimera”. Al momento conduce la trasmissione radiofonica “Radio Pantera” su Radio Super Sound. È autore di diversi saggi, tra cui “Diario segreto. Nuoro dietro le quinte” (2003) e “Scacco matto: come governare bene e nonostante questo vincere le elezioni” (2011).

Il suo “La Pantera di Bultei” – recentemente insignito di un importante riconoscimento, quello del Premio internazionale Spoleto Festival Art per la letteraturaci conduce in un Paese fantastico, una Sardegna immaginaria, dove si intrecciano le storie di persone comuni e fantastiche. «Si tratta di un libro non accessibile a tutti, in totospiega l’autoreche offre diverse chiavi di lettura: c’è una lettura semplice, una trama, due personaggi in antitesi, Alberto Campana e Ahl Zenia, però non tutti i significati possono essere capiti immediatamente».

È un romanzo complesso, che mette alla prova il lettore. Può essere letto a diversi livelli, Deriu dice di averlo espressamente scritto per filologi ed enigmistici, e a tale scopo lo ha disseminato di trappole, indizi, dettagli da scoprire: è un modo di mettere alla prova il lettore. Il testo è carico di intrecci narrativi misteriosi e di suspence. È una istantanea della società odierna, in cui si narra una vicenda che ha come protagonista proprio la leggendaria pantera. I personaggi del libro si muovono in un mondo guidato da un potere oscuro denominato “Struttura Ufficiale”: una sorta di organizzazione piramidale che controlla il Paese. In tale contesto ognuno vive nell’accettazione della “Dottrina Fattuale”, un‘ideologia capace di rendere le persone più simili a burattini che ad esseri umani.

Un mondo in cui la società è vittima di una manipolazione psicologica al cui interno operano oscure sette, confraternite, gruppi di potere che si muovono in totale segretezza, allo scopo di condizionare le persone, dove la Pantera appare come un killer vendicativo che cerca di ostacolare questo piano.

Nel romanzo si evince chiaramente un’influenza orwelliana. La tecnica della fantapolitica continua a rivelarsi una scelta azzeccata. Un modo per comunicare, attraverso la narrativa, una visione della società o per esprimere critiche al sistema? Potrebbe sembrare, anche se Deriu sottolinea che si tratta di un libro catartico, senza intenti politici. «È una lettura destinata ai giovani, perché il romanzo tenta due vie: quella di raccontare la loro generazione e la loro cultura, e quella di prospettare un orizzonte di emancipazione e di libertà».

La Pantera di Bulteiè stato premiato a Spoleto lo scorso settembre. «Il premio è frutto di uno studio fatto da una scuola d’arte all’interno dell’università di Teramospiega Deriu –, gli studenti sono stati coinvolti in un lavoro interdisciplinare. I vari artisti: musicisti, cantanti, attori, pittori e scultori hanno letto il libro, discusso e prodotto delle opere incentrate sul personaggio della pantera. A ciò è seguito un seminario finale, con me e altri docenti, ed è venuta fuori una lettura sul versante degli artisti. Si tratta di un Festival delle Arti, e questo è anche un libro sull’arte e sugli artisti, sul servizio che dà l’artista alla verità, alla lettura della società».

Una trama avvincente unita a un riconoscimento importante: ci sono tutti gli elementi per aggiungere “La Pantera di Bultei” alla pila che ogni lettore ricercato ha sul proprio comodino. Questo, in attesa di poter leggere la prossima pubblicazione di Roberto Deriu, che ci ha svelato una piccola anticipazione: «Il prossimo si intitolerà “La bontà di Enrico”, è un libro sull’amore, ambientato tra Italia e Turchia. Il tempo della fabula è di tre giorni, in qualche modo ho cercato di riequilibrare i tempi, dato che “La Pantera di Bultei” si svolge in trentatré anni!».

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