“Hey, mi dai il tuo numero? Cronaca dei miei appuntamenti al buio” è il nuovo romanzo di Aurora Redville, prequel della trilogia “L’effetto Grant”, un progetto narrativo che attraversa continenti e sentimenti fondendo ironia, passione e profondità emotiva. Disponibile su Amazon, il libro porta la firma di Aurora Redville, pseudonimo di Aurora Verdelli, scrittrice sassarese trapiantata in Valsesia, bookinfluencer e blogger seguita da una community di lettori affezionati. Prima che Daniel Grant la travolgesse con il suo celebre “effetto”, Aurora era a Milano, alle prese con due anni di tragicomica solitudine sentimentale che precedono il fatidico incontro.
Nel romanzo torniamo dunque indietro nel tempo, nel cuore di una Milano universitaria e iper-urbana, dove Aurora studia Architettura al Poli, divide un appartamento con coinquiline tedesche e incastra esami, lavoro e vita notturna. In questo scenario si dipanano gli appuntamenti al buio organizzati da Marta e dalle amiche: una sequenza di tentativi, errori e “prove generali” con il destino che la porteranno, a poco a poco, verso l’uomo capace di farle perdere davvero la testa. Tra aspiranti fidanzati che offrono tisane depurative al primo incontro, equivoci esilaranti e chat mai del tutto innocue, la protagonista impara a sue spese quanto sia necessario sbagliare per riconoscere, un giorno, l’unico sì che conta.
Uno dei punti di forza del romanzo è l’uso costante dell’ironia. Aurora sembra dotata di un radar infallibile per i “casi umani”: dal Poeta maledetto Claudio Montale, che ordina assenzio e cita Baudelaire come fosse un mantra, al “sosia di Cipollini” lampadato e convinto di essere irresistibile, passando per le amiche sopra le righe come La Giò, dominatrice milanese con una collezione surreale di foto hot e una camera da letto che sembra un set BDSM. L’autrice mette in scena questa fauna urbana con uno sguardo tagliente ma mai cinico, trasformando le disavventure sentimentali in una vera commedia degli errori.
Accanto alla comicità, il libro non rinuncia a una forte componente passionale, con diversi passaggi esplicitamente piccanti. La relazione con Fede, ingegnere dagli occhi verdi incontrato in biblioteca, è fatta di notti sul tappeto, sesso sul tavolo e ricongiungimenti carichi di desiderio quando lui torna da Boston, a cui si affiancano scene di struggimento emotivo, come l’addio all’aeroporto. Con Simone, istruttore di arti marziali, la passione si unisce alla spiritualità: un uomo che parla mandarino, progetta viaggi in Tibet e India e riempie il letto di Aurora di una fisicità intensa, quasi ipnotica. La sessualità è narrata senza pudori ma con autoironia, alternando momenti di grande intensità a situazioni al limite del grottesco, come la fuga dalla serata “a quattro” orchestrata da La Gi e Alberto.
Ho avuto il piacere di intervistare Aurora Redville, e farle qualche domanda sul suo nuovo lavoro, le sue risposte schiette e ironiche ne rivelano l’anima.
Per prima cosa le ho chiesto: Perché un romanzo sugli appuntamenti al buio? E lei, con quel suo tipico guizzo sardo: «Perché la mia vita sentimentale meritava almeno un libro. E anche perché ridere è terapeutico». Perfetta sintesi di un’opera che trasforma figuracce in catarsi collettiva. Sul legame con la protagonista, ho indagato: Quanto c’è di te in Aurora? Risposta secca e maliziosa: «Diciamo che… se le nostre chat potessero parlare, confermerebbero tutto».
Non ho resistito a curiosare sull’officina creativa: Qual è stata la scena più difficile da scrivere? Aurora ha esitato un attimo, poi: «Quella dell’appuntamento al ristorante fusion. Era troppo reale. Troppo». Si sente il peso del vissuto in quelle parole, quasi un sospiro. E la preferita? «Quella in cui succede qualcosa di tenerissimo, totalmente inaspettato… ma non spoilero!». Un amo lanciato con maestria, che promette dolcezza in mezzo al caos. Infine, sulla cover: «È nata come nascono le storie d’amore: dopo un paio di idee sbagliate e un colpo di fulmine perfetto». Proprio come i suoi appuntamenti.
A rendere “Hey, mi dai il tuo numero?” ancora più riconoscibile è la potente colonna sonora che attraversa il libro. Ogni parte è accompagnata da brani che diventano commento emotivo alle vicende: dagli Imagine Dragons, veri e propri numi tutelari del percorso di Aurora, ai Radiohead, da Snow Patrol ad Alanis Morissette, passando per Sophie Ellis-Bextor, OneRepublic, Coldplay, ZAYN, Christina Perri e molti altri. Le canzoni introducono capitoli, enfatizzano addii e rinascite, trasformano il romanzo in una playlist sentimentale che i lettori possono letteralmente ascoltare mentre sfogliano le pagine. Il risultato è un viaggio spassoso e senza peli sulla lingua nel mondo del dating contemporaneo, raccontato dall’irresistibile voce che ha già conquistato con “L’effetto Grant” migliaia di lettrici e lettori.
