I libri come forma d’arte, strumento di ricerca e sperimentazione. Settanta opere, accomunate dalla scelta del libro come mezzo espressivo, sono esposte da ieri nella mostra “Books As Art. I libri, le artiste” inaugurata al Museo delle arti e delle culture contemporanee (MUACC) dell’Università degli Studi di Cagliari.
Fino al 28 marzo – il mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 10:00 alle 18:00 – sarà possibile visitare la nuova installazione collettiva, che accoglie settanta creazioni di oltre cinquanta artiste, realizzate tra la fine degli anni Sessanta e i giorni nostri.
L’esposizione costituisce il terzo capitolo del progetto pluriennale promosso dal museo, in collaborazione con la Galleria Gramma_Epsilon di Atene, dopo le due monografiche dedicate a Franca Sonnino e Francesca Cataldi. Un sodalizio che, nella sua articolazione complessiva, indaga le ricerche artistiche delle donne del XX e XXI secolo.
Proprio il libro riveste un’importanza centrale nella ricerca artistica delle donne, a partire almeno dall’esposizione “La Materializzazione del linguaggio”, curata da Mirella Bentivoglio e tenuta durante la Biennale di Venezia del 1978, dove la forma e il significato del libro uniscono i due universi del linguaggio e della materia.
Raccogliendo quell’eredità, “Books As Art” indaga i libri delle artiste nella loro dimensione concettuale e materica, e in tutte le molteplici, possibili declinazioni. Nel percorso espositivo, libri editi in esemplari limitati, sperimentali per l’ibridazione con il design e con la fotografia, convivono accanto a libri-oggetto, tridimensionali e polimaterici. Altri sono frutto armonioso di segni, culture e materiali tra i più diversi, strumento in continua evoluzione, mezzo di connessione e contaminazione tra codice verbale e codice visivo.
Tra le opere esposte, “In Principio Erat”, di Ketty La Rocca, le cui immagini sono linguaggio fotografico e performativo insieme, “Leviatan”, libro-scultura di Gisella Meo, e “Iperipotenusa” di Lia Drei, queste ultime in mostra a Venezia nel 1978. Allo stesso anno risale il “Libro scalpo” di Maria Lai. Altre opere, più recenti, mettono a confronto la poetica di artiste storiche con altre di formazione più recente.
Come i precedenti progetti del MUACC, anche “Books As Art. I libri, le artiste” ha coinvolto in maniera diretta le studentesse e gli studenti dell’Ateneo, in particolare quelli del corso di “Storia delle esposizioni e delle pratiche curatoriali” della Laurea Magistrale in Storia dell’Arte, che hanno partecipato attivamente alle diverse fasi di realizzazione della mostra ed elaborato le schede di approfondimento relative alle artiste.
Il progetto di allestimento è invece maturato durante un workshop promosso nell’ambito del percorso formativo della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio (SSBAP), con il coordinamento scientifico di Caterina Giannattasio, direttrice della Scuola, e Giovanni Battista Cocco, che ha previsto anche un restyling generale all’intero museo.