Per la terza volta in pochi anni la Direzione regionale Musei nazionali Sardegna si aggiudica un prestigioso bando della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Dopo il successo delle edizioni 2022 e 2024 – che hanno permesso l’acquisizione di opere significative di Costantino Nivola e Maria Lai, oggi parte della collezione della Pinacoteca nazionale di Sassari – il 2025 segna una nuova tappa: quella della rigenerazione urbana attraverso l’arte e la cultura.
Il progetto vincitore, intitolato “Tappeti urbani. Arti visive e musica tra mito e design”, riceverà un finanziamento di quasi 60.000 euro. Sarà realizzato dalla Pinacoteca nazionale di Sassari in sinergia con il Museo Archeologico “G. Asproni” di Nuoro, due luoghi della cultura uniti da un obiettivo comune: coinvolgere le comunità locali in percorsi artistici condivisi, per riqualificare spazi urbani marginalizzati e trasformarli in luoghi di incontro, bellezza e identità.
Il progetto si sviluppa su due assi paralleli, corrispondenti alle due città coinvolte, con i loro rispettivi contesti: da un lato il centro storico multiculturale di Sassari, dall’altro la periferia della Sardegna interna, nei pressi del Nuraghe Tanca Manna di Nuoro.
Al centro della narrazione visiva c’è l’artista Leonardo Boscani, chiamato a ideare un’esposizione che sarà allestita prima a Sassari e poi a Nuoro. Con uno stile ironico e giocoso, Boscani rilegge il mito del guerriero nuragico – oggi spesso al centro di visioni stereotipate o distorte della cultura sarda, talvolta alimentate da una certa “fantarcheologia” social. I suoi personaggi, piccoli guerrieri cosmici e mufloni colorati, diventano simboli di una Sardegna che guarda al futuro con ironia e leggerezza. Questi soggetti prenderanno forma anche in nuovi oggetti di design, come arazzi in lana sarda, realizzati a mano con tecniche tradizionali a Samugheo.
Le figure immaginate da Boscani, insieme a quelle create nei laboratori partecipativi che si terranno nei due musei, daranno vita ai “tappeti urbani” – installazioni artistiche che collegheranno luoghi della cultura e spazi pubblici da riqualificare.
A Sassari, la Pinacoteca nazionale opererà nel cuore del centro storico, in collaborazione con la Scuola della Pace della Comunità di Sant’Egidio e il Circolo Musicale Laborintus. Sarà sviluppato un approfondito percorso di ricerca etnomusicale, guidato dal musicista Simone Sassu, che si concluderà con un concerto finale e con la realizzazione di una colonna sonora originale per la mostra. L’interazione con le comunità – in particolare quella senegalese – e la riflessione sui miti condivisi con le culture del Mediterraneo, daranno vita a immagini e suoni che accompagneranno un itinerario artistico diffuso, dal museo fino allo spazio verde presso lo slargo delle Monache Cappuccine.
A Nuoro, il Museo Archeologico “G. Asproni” lavorerà con il Museo MAN e la Cooperativa sociale Lariso, in un contesto diverso ma altrettanto significativo: se a Sassari lo sguardo è rivolto ai nuovi cittadini e ai possibili legami di altre culture con i miti sardi, a Nuoro il progetto affronta le storture identitarie del “fantarcheosardismo”. Lo farà coinvolgendo la periferia della città, nei pressi del Nuraghe Tanca Manna, punto di arrivo di un percorso che unisce storia, identità e contemporaneità. Anche qui i “tappeti urbani” diventeranno un ponte tra passato e presente, tra centro museale e territorio.
Il progetto si concluderà a dicembre 2025, dopo un anno di attività laboratoriali, artistiche e musicali che trasformeranno due città e le loro comunità in protagoniste attive di un nuovo racconto urbano.