Il Museo Diocesano Arborense di Oristano ospita fino al 27 aprile 2025 la mostra “Orizzonti. Racconti e visioni dall’isola”, un’esposizione che esplora il concetto di orizzonte in Sardegna attraverso fotografia, arte contemporanea e opere video. Curata da Marta Cincotti e Simone Mereu e organizzata dall’associazione Auravisiva, la mostra propone un percorso in cui il confine tra terra e mare diventa simbolo di partenza e ritorno, di limite e possibilità.
L’idea alla base del progetto è quella di rappresentare l’orizzonte come elemento ambivalente per chi vive in Sardegna: una soglia tra il noto e l’ignoto, una frontiera che separa e al tempo stesso connette. Un concetto che trova eco nelle parole dello scrittore Marcello Fois, secondo cui il mare può essere vissuto sia come prigione che come via di fuga.
L’esposizione nasce da una call su invito che ha coinvolto artisti e fotografi, selezionati non solo per la loro notorietà, ma per la qualità e l’originalità delle opere proposte. Il risultato è una narrazione visiva che cambia prospettiva a seconda dello sguardo: quello sardo e quello esterno, quello interiore e quello rivolto al mondo.
Il percorso espositivo si sviluppa attraverso tecniche diverse, dalla pittura tradizionale all’uso di materiali tessili e naturali, fino alle più avanzate sperimentazioni digitali. Tra gli artisti in mostra, Tiziana Sanna, Mercedes Pitzalis e Giorgio Corso raccontano il paesaggio e le sue trasformazioni con il colore e la texture, mentre Maria Grazia Medda e Roberto Meloni indagano il concetto di confine attraverso superfici tattili e materiali tessili. Le opere di Nikzone ed Enrica Badas, invece, interpretano l’orizzonte con un approccio multimediale, trasformandolo in simbolo della vulnerabilità umana o in un legame senza tempo con il mare.
Il tema delle migrazioni e del rapporto con la terra natia è affrontato nelle opere di Andrea Milia e Tiziana Contu, che con sculture e installazioni evocano il senso di appartenenza e il desiderio di oltrepassare i confini.
La mostra è visitabile il mercoledì dalle 10:00 alle 13:00 e dal giovedì alla domenica anche nel pomeriggio, dalle 17:00 alle 20:00. Per informazioni, è possibile contattare il museo ai recapiti disponibili sul sito ufficiale o scrivere all’associazione Auravisiva. L’ingresso è regolato secondo le tariffe del museo.