Playoff della Serie A di basket ancora a rischio e, per la verità, molto difficili da raggiungere, per la Dinamo Banco di Sardegna Sassari. Un altro mese è passato, ci sono stati dei cambiamenti, ma la situazione è sempre piuttosto complicata e, dopo ormai tanti anni di partecipazione con anche uno storico scudetto messo in bacheca, quest’anno la Dinamo rischia davvero di rimanere fuori dal post-season e di andare in vacanza molto presto, esattamente il 9 di maggio. Una stagione che deve far riflettere, ed in quel caso il tempo per farlo ci sarà, naturalmente partendo dal presupposto che gli obiettivi ufficiali e dichiarati erano l’alta classifica in campionato, un buon cammino in Champions League, la partecipazione ed un positivo risultato in Coppa Italia e via dicendo. Ovvero, tutti falliti, per il momento.
Il mese di aprile ha portato, in casa Dinamo, tre ko ed una sola vittoria, quindi un bottino piuttosto magro per la classifica. I biancoblù sono stati sconfitti a Brindisi, in casa da Brescia e Venezia, mentre hanno trovato i due punti a Pistoia.
In seguito alla sconfitta sul parquet del Brindisi, Federico Pasquini, che in sala stampa aveva usato parole piuttosto eloquenti (“Devastato, non mi spiego certi errori. Sto sacrificando la mia vita”), si è preso una pausa di riflessione e, subito dopo Pasqua, ha ufficializzato le sue dimissioni dal ruolo di allenatore. Stavolta irrevocabili. Il giorno dopo, il presidente Stefano Sardara, in una conferenza stampa, ha reso noto il nome del nuovo allenatore… Per la precisione, colui che traghetterà la squadra fino alla fine della stagione: il cinquantottenne macedone Zare Markovski. Volto noto a Sassari, per aver già allenato la Dinamo nei primi anni novanta, quando ancora senza patentino valido, guidava le gare seduto in tribuna, alle spalle della panchina sassarese, supportato dall’allenatore locale Giampaolo Doro. Il buon Zare, in ottimi rapporti con la dirigenza biancoblù (è lui che guida la squadra Dinamo All Star Legends nelle partite “amarcord” organizzate già da qualche anno dalla società), avrebbe dovuto allenare quest’anno la Pasta Cellino Cagliari Dinamo Academy, con accordo già trovato e definito, mentre aveva poi scelto di accogliere la chiamata del club turco Trabzonspor. Il coach non sembra comunque abbia possibilità di restare sulla panchina del Banco anche l’anno prossimo. Le intenzioni della società, infatti, sembrerebbero diverse e nell’ultimo periodo sono stati fatti tanti nomi. Dai “sogni” Trinchieri e Sacripanti a quello che pare essere il nome realmente cercato dalla dirigenza e “alla portata” sotto tanti punti di vista (uno su tutti il fatto che potrebbero non disputarsi coppe europee): Vincenzo Esposito, attuale allenatore di Pistoia e, come tutti ricordano, ex giocatore di estremo e cristallino talento, quarto marcatore di sempre del campionato italiano e primo atleta tricolore a giocare in NBA. “Per gli amici”, El Diablo. Un carattere focoso ed istintivo in campo, non facilmente gestibile, come capita spesso e volentieri con campioni di quel calibro.
Tornando alla presente stagione, l’esordio in panchina di Markovski non è stato fortunato, infatti la Dinamo ha trovato una sconfitta casalinga (76-80), per mano della Germani Basket Brescia dell’amato ex Brian Sacchetti. Dopo una partita equilibrata per lunghi tratti, la formazione lombarda ha rotto l’equilibrio nella seconda parte dell’ultimo periodo e, nel finale, ha beneficiato della freddezza dei fratelli Vitali dalla lunetta. Questo, ennesimo, passo falso ha convinto la dirigenza biancoblù ad “ordinare” una settimana di ritiro al Geovillage di Olbia, per ritrovare un po’ di serenità, concentrazione e focus sul campo da gioco. Tutte cose che lo “scossone” del cambio di panchina, evidentemente, non avevano dato. Anche perché, oggettivamente, sembra avvenuto quando ormai i buoi erano già scappati. Ad ogni modo, l’impegno agonistico successivo ha visto la Dinamo tornare alla vittoria, sul campo della The Flexx Pistoia, con un William Hatcher monumentale (nel suo ruolo di guardia) ed una difesa che, nella seconda parte del match, ha finalmente funzionato a sufficienza. Il punteggio finale è stato di 80-69. Pistoia decisamente più quadrata nella prima parte di gara, con il Banco che si è “ambientato” via via, trovando la rimonta decisiva nel terzo periodo. La “fuga”, poi, è arrivata negli ultimi 10’, con un Polonara molto attivo e, come detto, una difesa finalmente efficace. Avversaria di caratura decisamente diversa è stata, poi, quella di una settimana dopo: l’Umana Reyer Venezia. Vice-capolista, con gli stessi punti della capolista Milano, non per caso. Squadra davvero ben costruita e ben organizzata in campo da coach De Raffaele, piuttosto piacevole da vedere giocare, con una circolazione di palla spesso ai limiti della perfezione. La Dinamo se l’è giocata, di fronte ai propri tifosi del PalaSerradimigni, in un match equilibrato per circa 25’, prima che i veneti accelerassero. Un ultimo brivido a circa 2’20” dalla fine, con una tripla di Bamforth, tornato più “brillante” dall’arrivo di Markovski, che riportava il Banco, in rimonta, sul -4, prima che la partita terminasse 92-84 per gli ospiti.
La Dinamo si trova attualmente al nono posto in classifica, dunque, per il momento, fuori dal gruppo delle “magnifiche otto” che disputeranno i playoff. Mancano ancora tre partite ed il cammino non è affatto semplice: per la prima gara del “trittico infernale”, che chiuderà il mese di aprile, si andrà ad Avellino (29/04 ore 17:00), che viaggia con 18 vittorie all’attivo al quarto posto. Poi si ospiterà la Dolomiti Energia Trentino (06/05 ore 20:45), che con 32 punti occupa la quinta posizione, infine si apriranno le porte del PalaSerradimigni alla VL Pesaro (09/05 ore 20:30) che ha già fatto un pesante scherzetto ai biancoblù all’andata ed ora, invischiata negli ultimi posti della classifica, si giocherà presumibilmente la salvezza fino all’ultimo secondo dell’ultima partita.