BlackBoard, una macchia di Vernice sul curriculum della band pronta a diventare indelebile: domani h 14 intuizione, parole, note e immagini prenderanno forma di video e si riverseranno online su YouTube Spotify iTunes e tutte le maggiori piattaforme di streaming. Il singolo sarà disponibile su tutti i digital stores.
Il video è stato realizzato grazie al contributo dell’associazione Mercati Civici Musicali riferibile al bando Agorà 2018/2019 all’interno del progetto Gain, in virtù della vittoria della band al concorso musicale Art Wars. Registrazione e missaggio del brano sono a cura di Guido Righi, Soundscape Recordings; il mastering è a cura di Andrea “Bernie” De Bernardi, Eleven Mastering; la produzione è firmata BlackBoard & Guido Righi. Il video Vernice è stato realizzato dalla videomaker Beatrice Cirronis per la direzione artistica / Mua di Guido Beltrami. Attore protagonista è il cantautore Pasquale Demis Posadinu.
«Vernice è frutto di una lunga gestazione che ci ha portato a mettere in discussione il nostro sound e noi stessi. Il brano è esplorativo delle esperienze umane di chi scrive, visione della vita come paura che qualcosa vada storto, tra mancanza di chi non c’è più e ricerca del motivo per andare avanti. Il fatto che sbagliamo, falliamo e cadiamo rovinosamente al suolo, non è altro che la conseguenza naturale del fatto che stiamo facendo qualcosa della nostra vita. Chi non fa nulla non sbaglia mai ma, appunto, non fa nulla».
L’etichetta (di genere) è solo un pro forma, la miscellanea del progetto in musica poggia su ruvidità punk rock americano anni ’90, ispirazione alternative rock inglese e linee da cantautorato italiano. I testi vanno e vengono: un po’ in inglese e un po’ in madrelingua italica.
BlackBoard è un progetto nato dalla voglia di uscire dalla comfort zone. Stefano, Mario e Raffaele suonano insieme da diversi anni ma la datazione al carbonio colloca i BlackBoard in un periodo che dal 2016 sviluppa verso l’infinito e oltre. Il primo EP Curriculum Vitae è interamente in inglese ed è stato preceduto dai singoli Volume e What’s Right. L’uscita di Vernice è il calcio d’inizio a ciò che sarà domani. Tra titoli in latino, brani in italiano e nomi in inglese ecco svelato il perché il progetto si chiami BlackBoard: scrivere, cancellare, ripetere. Loop.
“Se pesti la merda significa che stai camminando, e per quanto possa sembrare spaventoso cadere di tanto in tanto, non lo è mai quanto rimanere fermi per sempre”