Al via domenica 14 aprile a San Sperate la seconda edizione della rassegna Civic’Art, manifestazione organizzata e promossa dalla Scuola Civica di San Sperate, che per due mesi ospiterà nel Paese Museo numerosi eventi musicali e attività collaterali per sostenere la neonata associazione Clean Coast Sardinia, giovane realtà attivamente impegnata in azioni e campagne a tutela dell’ambiente, tra le quali la pulizia delle coste e del mare dall’inquinamento dilagante (tema più che mai vivo e attuale in Sardegna, dopo la recente morte del capodoglio a Cala Romantica a causa dell’ingestione di ben venti chilogrammi di plastica).
Nove appuntamenti tra musica, teatro e cinema vedranno alternarsi sul palcoscenico del teatro della scuola artisti del calibro di Fabio Furia, Irma Toudjian, Daniela Zedda, Balentia, Francesco Medda, Paolo Carrus e la Civica Big Band, Sandra Trudu, Giulio Biddau e tanti altri.
Gli spettacoli (a ingresso gratuito con donazione libera) si terranno sempre la domenica alle 18 per tutta la primavera, mentre d’estate inizieranno un’ora più tardi (alle 19) nel Teatro della Scuola Civica di Musica di San Sperate in via Sassari, 12 (San Sperate).
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Il primo appuntamento della seconda edizione di Civic’Art sarà domenica 14 aprile alle 18, dove nel teatro della scuola sarà di scena il pianista sardo Giulio Biddau, talento figlio del Conservatorio di Musica di Cagliari, perfezionatosi a Parigi (École Normale), Roma (Accademia Nazionale di Santa Cecilia) e Berlino (Hochschule für Musik “Hanns Eisler”). Il concerto vedrà l’esecuzione di un recital pianistico con composizioni di Scarlatti, Ravel, Brahms e Chopin.
Domenica 28 aprile (ore 18) invece, sul palcoscenico del teatro saliranno Stefano Farris, Raimonda Mercurio e Francesco Medda per dare vita allo spettacolo teatrale per bambini di tutte le età Rendez-vous REMIX, con la regia di Stefano Farris, le scenografie di Stefano Cannas e i costumi e gli accessori a cura di Antas Teatro. L’opera, dai colori allegri e scanzonati, racconta l’incontro tra due clown che appaiono talvolta goffi e impacciati, romantici e poetici, ma sempre comici e divertenti.
Una settimana dopo (domenica 5 maggio, ore 18) le fotografie di Daniela Zedda vestiranno le note del pianoforte della musicista e compositrice armena Irma Toudjian per dare vita al progetto “Lettres Sonores – Una corrispondenza tra musica e immagini”. Lettere scritte su pentagramma, risposte impresse su pellicola fotografica: è questa la caratteristica del nuovo capitolo nel percorso artistico della pianista armena, che in questa occasione incontra l’arte della fotografa cagliaritana.
Domenica 12 maggio (ore 18) la musicologa Francesca Mulas introdurrà e commenterà il film documentario di Tom Wolf “Maria by Callas”, dedicato a Maria Callas, cantante fra le più acclamate del ventesimo secolo, dalla voce d’angelo intensa ed espressiva, ma anche donna dalla vita tormentata e dalle mille sfaccettature. Il progetto è volto a far conoscere al pubblico la figura della grande artista statunitense, ripercorrendone l’infanzia, l’esperienza newyorkese, l’approdo in Italia e il successo mondiale, senza tralasciare il matrimonio con Meneghini e gli amori infelici con Pasolini e Onassis: tutto ciò senza perdere di vista le tappe della sua eccezionale carriera e le incisioni che l’hanno consegnata alla storia.
Sette giorni più tardi (19 maggio) alle 18 luci e amplificatori si accenderanno per il concerto Mulheres da Bossanova con al centro il One Note Project Ensemble che per l’occasione si cimenterà con le musiche di Tom Jobim, Chico Buarque, Vinicius De Moraes e Joao Gilberto. Sul palco la cantane Sandra Trudu, il fisarmonicista Massimo Sciola, il batterista Alessandro Garau e il contrabbassista Daniele Ucchesu. Un viaggio sonoro e visivo per omaggiare le grandi voci femminili che hanno dato anima alla più bella musica verdeoro come Elis Regina e Maria Rita, Gal Costa, Astrud e Bebel Gilberto, Nara Leao, Joyce Moreno e le altre regine della musica popolare brasiliana.
Il 26 maggio sarà il tango di Fabio Furia a far danzare idealmente il pubblico della Civic’Art: alle 18 il fisarmonicista sardo, affiancato dal pianista Walter Agus, eseguirà le musiche di Otero e Teruggi planando tra passato, presente e futuro condensati in un unico ed insolito viaggio nella storia del tango. Contemporary Tango è il nome del progetto che spazia sapientemente tra innovazione e tradizione e improvvisazione. Il risultato è un interessante sintesi tra il mondo sonoro del jazz e quello del Tango Nuevo. Un mèlange di forza e passione, energia e pathos, in cui si riconoscono suggestioni classiche, nel rigore della composizione ispirata all’equilibrio della forma e al contrappunto dei grandi maestri del passato, ma puntando sempre uno sguardo alle avanguardie contemporanee. Uno spettacolo innovativo, nel quale le dimensioni del tempo e dello spazio si piegano fino ad incontrarsi, guidando l’ascoltatore in un percorso emozionante e seducente dal Tango tradizionale, fino alle influenze jazz e d’avanguardia di Astor Piazzolla e alle composizioni originali di Fabio Furia.
Domenica 2 giugno alle 19 sul palco salirà la formazione Civica Jazz Quintet, con alcuni tra i docenti della Scuola Civica di Musica di San Sperate, tra i quali Andrea Angiolini (pianoforte), Alessandro Angiolini (sassofono), Emanuele La Barbera (basso), Alessandro Garau (batteria) e Tiziana Capasso (voce). Il Jazz ha avuto nell’arco della sua storia innumerevoli interpreti e un grande apporto a questa musica lo hanno dato le voci femminili, le grandi cantanti jazz che hanno aperto l’ascolto a un vasto pubblico. La serata, dedicata alle Signore del Jazz, vedrà la riproposizione di alcuni tra gli standard più famosi come Summertime, Autumn Leaves, Night and Day, At Last, tra gli altri, resi celebri dalle grandi interpreti del genere di matrice afroamericana come Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Carmen McRae, Nina Simone, Etta James, Sarah Vaughan e altre ancora.
Il penultimo appuntamento della seconda stagione di Civic’Art (domenica 9 giugno, ore 19) vedrà sul palcoscenico la formazione dei Balentia una tra le band più attive e longeve del panorama musicale indipendente sardo, artefici di un rap cantato in sardo ed italiano, che loro stessi amano definire “sociale”. Con all’attivo tre album ed un EP autoprodotti, numerose collaborazioni con artisti nazionali dello stesso genere ed oltre 600 concerti in Sardegna, in Italia ed all’estero, in 23 anni di attività, Su Maistu (Alessio Mura) e Lepa (Andrea Mura) porteranno a San Sperate la musica e le parole della loro ultima fatica discografica, l’album Nieddu, dato alle stampe nello scorso dicembre. Al loro fianco ci saranno Mauro Mulas (tastiere), Alessandro Atzori (contrabbasso) e Gianrico Manca (batteria).
Nel segno della doppia ricorrenza, invece, l’ultimo appuntamento della rassegna (21 giugno ore 20): la Scuola Civica di Musica di San Sperate festeggerà il suo quindicesimo anno di vita e attività proprio nel giorno della Festa della Musica, legata al network della Festa Europea della Musica che si celebra in tutta Europa. Sul palco di piazza San Giovanni a San Sperate ci sarà la Civica Big Band diretta da Paolo Carrus, con un nuovo progetto interamente dedicato alla musica della Sardegna in chiave jazzistica. A seguire la Reunion Band Fest dedicato alle band musicali di San Sperate e del territorio che suonano musica originale.