In un mondo che corre al passo con le ultime tecnologie, l’Amministrazione comunale non cambia la sua prospettiva culturale per accompagnare le cagliaritane e i cagliaritani a sintonizzarsi con un futuro sostenibile. Porta anche la firma del Comune il Festival Bianco e Nero che, ruotando attorno ai temi dell’ambiente e del territorio, coniuga arte, fotografia e paesaggio, attraverso un cartellone che fino al 14 novembre propone dibattiti, mostre e la realizzazione di alcune installazioni che rimarranno in modo permanente in città e ancora laboratori con le scuole, visite guidate, convegni.
Insomma, ancora una volta la cultura, ha spiegato l’assessore Paolo Frau, si conferma “solvente universale” e “motore di sviluppo” che, come nel caso di Festival Bianco e Nero, saprà lasciare nel Capoluogo di Sardegna sia tracce immateriali, che materiali. Come le 4 sculture-istallazioni collocate ai Giardini pubblici (dell’artista olbiese Giovanni Campus), nel giardino della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche (a cura di Maria Dolore Picciau), al Parco di Monte Urpinu (dell’artista siciliano Cateno Sanalitro) e al Parco della Musica (Caterina La, scultrice e ceramista di Dorgali).
Dello stesso segno anche l’intervento dell’assessora al Turismo della Regione, Barbara Argiolas, che nel corso della della conferenza stampa di ieri alla MEM, ha anche rimarcato l’importanza degli eventi culturali in chiave turistico-economica, facendo da ponte tra l’Isola e il resto del mondo.
È stata inaugurata ieri sera nel Foyer Teatro Lirico la mostra fotografica che da il nome al Festival: “Frontiere dell’altrove”. Curata da Tatiana Agliani e Maria Dolores Picciau, l’esposizione comprende in tutto 88 scatti firmati dai fotoreporter Mario Dondero e Uliano Lucas insieme per la prima volta, e in un confronto serrato con altri sei colleghi Garrubba, Mulas, Patellani, Pinna, Secchiaroli e Volta). “Tutte le fotografie provengono per la maggior parte da reportage giornalistici e percorrono sessant’anni di storia, dall’Europa all’Africa”, ha spiegato lo stesso Lucas, presente anche lui alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione.
“Ripensare il territorio, rispettarlo, fruirlo in un’ottica nuova coniugando l’arte al paesaggio, considerato anch’esso un’opera d’arte”. A questo tende l’intera rassegna BeN che però” ha anche finalità socio-educative e formative”, ha scandito la direttrice artistica Maria Dolores Picciau. Tanti saranno infatti i giovani coinvolti attivamente con gli studenti dell’Istituto Comprensivo Giusy Devinu, dell’I.I.S. De Sanctis – Deledda e del Liceo Artistico Foiso, in un ciclo di attività laboratoriali, nei seminari, nelle visite guidate nei territori e nei monumenti e negli incontri con i personaggi del mondo del giornalismo, della cultura e della scrittura.
Il programma completo e tutti i dettagli sono disponibili sul sito web.