Perla del patrimonio naturale sardo, Badde Salighes (“Valle dei Salici”) è un’incantevole località situata nella subregione del Marghine, raggiungibile lasciando la SS 131 al Km 155 per la SP 17 in direzione Bolotana, e svoltando nuovamente a destra al Km 48,50. Il nome Badde Salighes sembrerebbe suggerire una presenza cospicua di salici ma questa specie non è presente nella Foresta in una quantità tale da giustificarne il nome; pertanto, potrebbe esserci stata in passato una maggiore diffusione di salici, senza tralasciare l’ipotesi che il nome possa derivare da altri fattori ancora sconosciuti. Badde Salighes è molto frequentata nella stagione autunnale, specie da coloro che colgono l’occasione di conciliare la possibilità di passare una giornata all’aria aperta – magari in compagnia di amici o parenti – con la raccolta delle castagne che la Foresta offre generosamente; capita così di recarsi in questo luogo durante un fine settimana di novembre e di incontrare gruppi di persone armate di cestini, pronte a portare a casa qualche castagna da arrostire e gustare davanti al caminetto.
La storia di Badde Salighes, così come la presenza di molte delle specie vegetali che si trovano nel posto, è legata alla figura dell’Ingegnere gallese Benjamin Piercy (1827-1888): un uomo autorevole, noto ai più per aver realizzato la rete ferroviaria della Sardegna; meno celebre, invece, la figura di Piercy come imprenditore agricolo. Tra il 1880 e il 1888, l’Ingegnere gallese realizzò – tra l’Altopiano di Campeda e l’Altopiano del Marghine – una delle più grandi e moderne aziende agricole della Sardegna, nota come Tenuta di Padrumannu e Badde Salighes; la sua idea, decisamente all’avanguardia per quei tempi, era riuscire ad approfittare della rete ferroviaria che si stava realizzando per poter avviare il decollo industriale della Sardegna, catalizzando investimenti e attivando un circolo virtuoso che avrebbe dovuto condurre alla nascita di imprese moderne sul territorio regionale. Anche l’attenzione alla formazione dei dipendenti è testimonianza di questo lungimirante tentativo, che gli eredi di Piercy non portarono avanti alla morte del padre (avvenuta a Londra, all’età di 61 anni).
Ma l’impronta dell’Ingegnere gallese è ancora visibile sia attraverso la magnifica tenuta padronale, oggi ristrutturata e aperta al pubblico, sia per via delle numerose specie vegetali volute da Benjamin Piercy e piantate nel Parco che circonda la Villa. Quest’ultima fu edificata tra il 1879 e il 1882 e ha ospitato in passato personaggi illustri quali Garibaldi e il Cardinale Ottaviani; è un edificio in stile coloniale inglese, con corpo quadrangolare e torri circolari agli angoli, che richiama vagamente da un lato l’immagine di un castelletto medievale e dall’altro il classico cottage all’inglese. Sul portone sporge uno stemma raffigurante un leone rampante, a testimonianza del forte legame del proprietario con la sua terra d’origine (il Galles). In merito alla ricchezza di specie vegetali di Badde Salighes, è opportuno sottolineare come alcune piante siano spontanee mentre altre siano state importate da Piercy nel suo periodo di soggiorno: appartengono alla prima categoria tassi, agrifogli e aceri minori mentre, a mero titolo esemplificativo, la presenza di abeti, calocedri e cedri è da attribuire alla presenza del Piercy. Nel complesso, il Parco attorno alla Villa raccoglie all’incirca un terzo delle specie botaniche presenti in Sardegna e alcune di queste sono esemplari rarissimi, unici o quasi. Attualmente la gestione e la valorizzazione della Tenuta e del Parco circostante sono affidati alla Cooperativa sociale P.Ass.I.Flora Ambiente, composta da tecnici ed esperti in ambito ambientale, educativo e turistico. La Cooperativa – che opera anche all’Asinara e al Parco di Monserrato, a Sassari – organizza visite guidate a Villa Piercy e al suo Parco, ma anche alla Xiloteca, inaugurata nel 2010; quest’ultima ospita una collezione di legni delle piante arboree ed arbustive della Sardegna, un erbario, un insettario e una biblioteca tematica.
Trascorrere una giornata a Badde Salighes, insomma, significa abbracciare storia, natura e bellezza di un piccolo angolo di paradiso incastonato nel Marghine.