La realtà virtuale applicata alla nostra eredità storica è la nuova frontiera del turismo culturale. Ce lo conferma il Nora Virtual Tour che ha preso ufficialmente vita a marzo del 2019, dopo anni di gestazione. Il progetto è nato da un accordo tra l’Università di Padova e la Soprintendenza Archeologia di Cagliari, è stato diretto dal prof. Jacopo Bonetto ed è stato realizzato sotto la supervisione dell’archeologo Arturo Zara. Un impegno di eccellenza per un patrimonio culturale da rivalorizzare.
Nora sorge sul promontorio di Capo di Pula, a ovest di Cagliari, ed è ricordata dalle fonti letterarie come la “più antica città della Sardegna”. Fu fondata dai Fenici e fu poi successivamente occupata dai Punici e dai Romani. Al periodo fenicio risale la celebre Stele di Nora, datata tra il IX e l’VIII sec. a.C. e ora conservata al Museo Archeologico di Cagliari. Della città fenicio-punica rimangono pochissimi cenni: il tophet, le fondamenta del cosiddetto Tempio della Dea Tanit e alcune “buche di palo” nei pressi del mare, che fanno presumere l’installazione di tende o simili da parte dei mercanti fenici. Ben più visibili sono i segni lasciati dalla civiltà romana. I resti (purtroppo non in ottime condizioni) dell’acquedotto, del teatro e dell’anfiteatro, del foro e delle terme testimoniano quanto Nora fosse strategicamente importante: scelta inizialmente come capitale della provincia di Sardegna e Corsica, fu poi municipio.
L’idea dei creatori del Nora Virtual Tour parte proprio dalla consapevolezza dell’importanza storica della città di Nora e dall’esigenza di mostrare ai visitatori e ai turisti ciò che solo un esperto può veder emergere dalle rovine: un antico splendore, la bellezza delle sale delle terme del periodo romano e la visuale aerea della città fenicia. Un vero e proprio viaggio nel passato, un’esperienza immersiva garantita dalle potenzialità della realtà virtuale. La possibilità di paragonare il prima e l’ora, un passato di monumenti che stanno in piedi con le rovine del presente: tutto questo rende il nuovo tour unico nel suo genere.
L’utilizzo dei visori virtuali è stato un vero colpo di genio. Si tratta di un sistema capace di catturare l’attenzione del visitatore e che aggira anche problemi pratici come quello della luce. Per esempio, in alcune visite guidate basate sulla ricostruzione di siti archeologici o monumenti, si adoperano i pannelli interattivi oppure particolari app per gli smartphone che permettono di vedere le immagini dei tempi che furono. In un’area all’aperto, però, questi sistemi non sono del tutto funzionali. A seconda dell’intensità della luce del sole e dell’orario, potrebbe risultare difficile guardare gli schermi. Con i visori virtuali questo non avviene. Quelli del sito di Nora sono stati realizzati grazie ai fondi Arcus e le immagini della VR sono frutto del lavoro di modellatori 3D esperti, che hanno ricreato ambienti credibili sulla base di una lunghissima ricerca scientifica. In questo modo è possibile rendere fruibili i resti della storia, ormai deteriorati dal tempo.
Come sono stati realizzati i rendering in 3D? Per prima cosa è stato progettato un modello di elevazione, ossia la rappresentazione delle quote dell’antico territorio fenicio e poi romano in formato digitale. Grazie a uno studio approfondito sui materiali usati dai Romani per la costruzione degli edifici della Nora antica, come i blocchi di arenaria, i mattoni di fango, le lastre di marmo e le travi di legno, è stato possibile realizzare immagini ancora più realistiche e accattivanti. In modo da rendere il tutto più verosimile, nel sito sono stati piazzati dei punti luce come candelieri e bracieri, in modo da dare l’effetto dell’illuminazione esistente al tempo.
Come si svolge il tour? Una guida con tablet alla mano conduce i visitatori all’interno del sito. Il suo tablet controlla, grazie al Bluetooth, sei visori contemporaneamente, montati sulle teste dei turisti. L’itinerario proposto prevede diversi stop in aree specifiche del sito. Il luogo di partenza è il Colle di Tanit che, pur non essendo un vero e proprio colle, viene chiamato così perché costituisce il punto più alto dell’area peninsulare di Nora. Da qui i turisti possono avere una visuale privilegiata del panorama attuale confrontandolo, usando i visori, con quello del passato. Il colle è l’unico punto in cui è possibile immergersi nella coinvolgente realtà fenicia. I resti lasciati da questa civiltà, infatti, sono così esigui da non aver permesso di realizzare altre ricostruzioni attendibili. Quello che viene offerto ai visitatori in questa prima fase è la visione aerea della città fenicia: la realtà virtuale è capace di catturare l’attenzione rendendoli partecipi di un “volo di rondine” sul passato.
Per passare da un punto all’altro i visitatori si tolgono il visore per poter paragonare ciò che hanno visto nell’ambiente simulato con le rovine. Negli stop successivi al Colle di Tanit, le ricostruzioni sono tutte basate sui resti degli edifici romani: di particolare impatto sono quelle delle terme e del teatro. Nei vari luoghi di interesse i turisti sono lasciati liberi di immergersi a 360° nella realtà virtuale, muovendosi con i visori. Una descrizione della ricostruzione accompagna l’esperienza. La guida può vedere, inoltre, ciò che ogni visitatore sta vedendo utilizzando il suo tablet e rispondere così ad ogni domanda in modo personale ed esaustivo. Il tour completo ha una durata di 90 minuti e per garantirsi l’accesso è necessaria la prenotazione al numero 070/9209138. Il sito, gestito dalle cooperative La Memoria Storica e Semata, è aperto tutto l’anno dalle 10:00. L’ultimo tour disponibile della giornata parte alle 17:30 in alta stagione e alle 16:30 in bassa stagione. Il prezzo è di €7,50 per gli adulti e di €4,50 per i bambini.