L’Associazione culturale Il Colombre e la Libreria Dessì presentano la mostra di Max Mazzoli: “Agenzia Nuovi Mondi, se anche a te questo va stretto, Affrettati! Biglietti in esaurimento!”.
A cura di Roberto Satta e Clelia Mongiu, la mostra propone le opere degli ultimi due anni del percorso del pittore Livornese ma sassarese di adozione.
L’inaugurazione sarà stasera, venerdì 20 Luglio, alle ore 18:30, nello spazio mostre della Libreria Dessì in Largo Cavallotti 17, l’esposizione si concluderà il 3 Agosto alle 19:00 con una performance dell’artista.
Max Mazzoli, classe 1953, nasce a Livorno e negli anni ‘90 si trasferisce in Sardegna dove tuttora vive e lavora.
In Toscana muove i primi passi nel mondo dell’arte e in controtendenza con l’ambiente culturale di riferimento, sviluppa uno stile che prende la propria forza dall’iperrealismo, movimento nato a cavallo tra gli anni 60 e 70 negli Stati Uniti quando, subito dopo la Pop Art e l’esaltazione della cultura popolare, si sviluppa una nuova corrente artistica che parte dalla fotografia per catturare il maggior numero di dettagli da riprodurre poi sul supporto grafico, pittorico o sulla materia scultorea. Nella pittura i colori sono aggressivi con un’attenzione massima verso la luce e i dettagli e con influenze che vanno dal mondo della pubblicità fino al cinema e la televisione.
Facendo una ricerca sull’artista, l’iperrealismo è la definizione con il quale viene descritto in prima istanza, eppure l’arte di Mazzoli è complessa e caratterizzata da un percorso di ricerca continuo: la natura descritta con minuziosi dettagli su plexiglass, le tele che appaiono come fermo immagini dell’universo cinematografico, una tendenza sperimentale nell’uso del colore e della luce persino una ricerca narrativa nei titoli che chiudono o moltiplicano di senso l’opera.
La domanda davanti ad un’opera iperrealista è determinata dal gioco di specchi tra fotografia e pennellata: è una foto o un quadro?
Nelle opere di Mazzoli è facile perdersi in un profondo senso di affascinante straniamento. L’uso delle luci e dei colori creano un’atmosfera aliena eppure riconoscibile empaticamente tra le corde dell’inconscio. Così come certo cinema. L’iperrealismo di Mazzoli trascende se stesso e lo “spettatore” diventa “attore”, trascinato o se preferite accompagnato dentro un’atmosfera. È vero, c’è il cinema nei suoi quadri e c’è il fumetto e la cultura pop ma c’è qualcosa che trascende, sempre: un particolare, un colore, un personaggio, un luogo archetipo, un lampo di luce.
Il Max Mazzoli di questa mostra è in qualche maniera inedito, nella sua ultima produzione gli elementi dell’inconscio e del sogno si intensificano, l’accostamento di colori caldi e freddi e l’uso delle pennellate creano nuove e rarefatte atmosfere, ambientazioni. Ritroviamo le inquadrature del cinema e personaggi dai tratti antropomorfi che emergono da paesaggi dell’immaginario metropolitano o forse creature fiabesche che si muovono in luoghi dove le fiabe riprendono il loro tratto originale di non essere proprio rassicuranti. Persino i titoli dei quadri sono una sperimentazione ardita, una forma di rivolta alla didascalia perfetta, estensioni nella parola della tela, parti narrative e amplificazioni di senso e atmosfera, integrazione di scrittura. Lunghi titoli che possono essere chiavi di lettura o ulteriori enigmi, giochi dell’inconscio in cui perdersi o trovarsi in nuovi mondi possibili. Ecco, il titolo della mostra: “Agenzia Nuovi Mondi, se anche a te questo va stretto, affrettati! Biglietti in esaurimento!”, è quello di un’opera di Mazzoli, emblematica e misteriosa come un viaggio quasi clandestino di cui non conosciamo la meta, un viaggio anche temporale tra passato, presente e futuro. Opere realizzate in questi ultimi due anni eppure datate 2020 o 1990, un altro mistero per il viaggiatore e sognatore.
Il viaggio si concluderà il 3 Agosto alle ore 19:00 con un performance psychedelic live fluo painting dell’artista: musica, luci ombre, colori e pittura saranno gli elementi di un ulteriore viaggio verso nuovi mondi possibili.