L’immagine del profilo Facebook del progetto dell’illustratrice cagliaritana Valentina Loru, in arte Madamalour, ritrae una volpe e un barbagianni stretti in un tenero abbraccio, simbolo di un sodalizio tra creature diverse, legate dalla vita selvaggia che conducono e dall’habitat naturale che condividono. Ugualmente caratterizzate e ben distinte fra loro sono le personalità artistiche di Valentina e di sua sorella Giulia (rispettivamente trenta e venticinque anni): nonostante questo, il loro differente approccio al lavoro creativo si intreccia in una collaborazione che è quasi un progetto corale, quello delle collezioni di abiti e oggetti in stoffa (e non) realizzati grazie alla sapienza in ambito sartoriale di Tytonidae, pseudonimo di Giulia, e recanti i pattern usciti dalla fantasiosa matita di Madamalour.
A unire le due, l’amore per la natura e per la flora e la fauna sarde, come traspare dai soggetti che animano le illustrazioni e che ritroviamo sui morbidissimi cuscini, sulle svolazzanti gonne anni Cinquanta, sulle eleganti e sbarazzine camicette disegnate e cucite da Tytonidae: la volpe anzitutto, grande protagonista delle illustrazioni di Valentina, per lei quasi un animale guida; ma anche merli, erbe selvatiche, il fogliame autunnale che, coi suoi colori caldi, impreziosisce ogni sottobosco e sentiero di campagna che si rispetti.
Una passione che scaturisce anche dall’interesse della giovane disegnatrice per le scienze naturali, coltivato – nei ritagli di tempo e da autodidatta – attraverso lo studio e l’osservazione: «Vivendo in città si finisce per perdere il contatto con la natura: mi piacerebbe spingere chi guarda le mie illustrazioni a recuperare questa connessione. Per esempio, nelle manipolazioni fotografiche che eseguo, al livello “reale” della foto giustappongo un secondo livello, “magico”, che rimandi a questo legame perduto. Attraverso le tavole che disegno cerco inoltre di divulgare, nel mio piccolo, qualche conoscenza in più sul regno animale, che da sempre mi affascina.»
Anche il nome Tytonidae richiama un abitante dei boschi: i Titonidi sono una famiglia di rapaci notturni, quella dei barbagianni, curiose creature dal piumaggio lunare. Entrambi gli pseudonimi delle sorelle Loru hanno infatti una storia: se il barbagianni si aggiudica il posto di nume tutelare del progetto sartoriale in seguito a un concorso dedicato agli amigurumi (pupazzi realizzati all’uncinetto secondo la tecnica giapponese) a cui Giulia partecipa realizzando uno di questi simpatici uccelli, “Madamalour” nasce da un gioco di parole basato sull’inversione delle ultime due lettere del cognome “Loru”, con l’aggiunta di “Madama”, burlesco titolo di cortesia.
Ma di giocoso, aldilà dell’approccio alla propria immagine pubblica, c’è ben poco: l’impegno che le due artiste spendono ogni giorno – Valentina come grafico e illustratrice e Giulia nel seguire passo dopo passo la creazione di un nuovo capo di abbigliamento, dalla progettazione sino alla realizzazione vera e propria – ci parlano di una determinazione non comune e di un’idea imprenditoriale che va in direzione «ostinata e contraria» rispetto alla moderna produzione di massa e al mondo fast fashion. Basta dare un’occhiata al loro portfolio per rendersi conto di come ogni indumento, tessuto e oggetto – tra cui i nuovissimi Paws Diaries – sia pensato come creazione unica, con una propria precisa identità. «L’amore per la natura anima anche la scelta dei materiali: cerchiamo per esempio di optare per tessuti naturali, italiani e in cotone biologico», ci svelano le due giovani.
Purtroppo, la nostra bella terra, con le sue bellezze naturali e l’ineguagliabile ispirazione che suscita, ha anche delle “zone d’ombra”: «In Sardegna, per chi ha deciso di intraprendere un percorso creativo e privilegia la qualità, il design, la cura dei dettagli, la strada da percorrere è ancora lunga. Per fortuna le cose stanno cambiando e, passo dopo passo, riesce a farsi strada anche chi si fa portavoce di una filosofia diversa.» Nel frattempo, la seconda parte della collezione primavera-estate è in uscita e chi conosce già il lavoro delle due cagliaritane muore dalla curiosità.
Ai lettori che non vogliono perdersi le nuove creazioni, ricordiamo che potranno trovarle presso le attività cagliaritane Recyclerie e OneCagliari mentre, per tutte le news, consigliamo di seguire le pagine Facebook e Instagram dedicate.